Seregno-Brusaporto, il rigore non dato più scandaloso di tutti i tempi
Il rigore non dato più scandaloso di sempre? Forse è capitato mercoledì sera, nel match di Serie D tra Seregno-Brusaporto, terminato sullo 0-0. Ma di mezzo c’è il penalty clamoroso non concesso ai padroni di casa, avvenuto intorno alla metà del primo tempo della sfida, mentre stavano spingendo per cercare il gol del vantaggio. Un innocuo cross dalla trequarti è stato facilmente bloccato con le mani dal portiere del Brusaporto Aceti, che poi ha lasciato rotolare la sfera sul terreno passandola, sempre all'interno dell’area, al compagno di squadra Suardi. Quest'ultimo, invece di giocarla a sua volta per proseguire l'azione, l'ha fermata con le mani e collocata sul vertice dell'area piccola per battere una inesistente rimessa dal fondo.
Le proteste dei padroni di casa, l’incredibile motivazione dell’arbitro
Né l’arbitro Torreggiani né il guardalinee, che era a un passo, hanno visto nulla. Per un finale che ha dell’incredibile: nessun rigore, e 0-0 finale. Dopo qualche attimo di sconcerto, i giocatori del Seregno hanno iniziato a protestare con veemenza, invocando la concessione del rigore per evidente fallo di mano. Il conciliabolo creatosi intorno al fischietto di gara, si è poi spostato a bordo campo nella zona del guardalinee, ma non c'è stato nulla da fare, pur a dispetto di una situazione così evidente. Secondo la versione del direttore di gara e del suo assistente, la palla sarebbe uscita a fondo campo prima che il portiere la bloccasse: si è dunque ripartiti con la rimessa dal fondo, lasciando davvero attoniti i presenti. Alla fine è parità (tra non poche polemiche).
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