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Leao al Milan, Paolo Maldini: "Non esistono incendibili"

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Leao? Capisce che il percorso nei prossimi anni deve essere al Milan, lo capisce e ce lo dice. Poi ci sarà una trattativa, ma sappiamo che i giocatori forti vanno pagati per il loro valore. Se la squadra crescerà ancora, avrà tutto per competere al massimo. Poi certo, non esiste un incedibile per tutte le squadre del mondo”. Lo dice a chiare lettere Paolo Maldini da Trento, presente al Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta. Il dirigente del Milan ha parlato anche della questione rinnovo riguardo al giocatore punta della squadra: “Rafael ha una situazione difficile che deriva dal passaggio al Lilla, lo sta condizionando molto e ha fatto sì che i nostri interlocutori siano cambiati”.

Maldini: “Leao? Ci sono buone possibilità di rinnovo” - E ancora: “Leao però è grato a noi e a me interessa quello che dice lui — aggiunge Maldini — Penso he abbiamo buone probabilità di trovare un accordo col giocatore, ma con lo Sporting Lisbona non c’entriamo nulla”. Il riferimento va all’estate 2018, quando il giocatore lasciò il club portoghese, rescindendo unilateralmente il contratto, come molti suoi compagni, a causa della violenta aggressione organizzata da numerosi tifosi al centro sportivo del club, per  la mancata qualificazione del club in Champions League. Una rescissione però unilaterale, con il giocatore che, dopo varie sentenze in Tribunale, è ora costretto a pagare 16,5 milioni allo Sporting. 

 

 

 

 

Maldini: “Milan non finisce allo stadio, dobbiamo crescere coi ricavi” - Se in Italia l'obiettivo è quello di vincere, in Europa la strada per tornare in vetta è ancora lunga: "Più ricavi faremo e più investiremo, da qui passa la ristrutturazione del nostro calcio". Maldini infatti sa bene che per poter competere con i top club europei non bastano solo le idee, ma servono anche i soldi per fare investimenti importanti. Liquidità che possono arrivare dall'aumento dei ricavi, in primis quelli provenienti dallo stadio: "Il Milan non finisce a San Siro però — aggiunge il dirigente del Diavolo — dobbiamo creare qualcosa che ci renda competitivi. Sennò ci raccontiamo il passato ed è una prospettiva che non mi piace”.

Maldini: “Theo? Con lui ho usato le stesse parole per un figlio” - Quindi una parola finale sul capitolo-acquisti. Maldini ne ha realizzati 33 finora, moltissimi che hanno poi reso in campo: “Il primo acquisto reale è stato Krunic, con cui eravamo già d'accordo l'anno precedente, è stata la prima cosa che ho fatto da solo — conclude — Per Theo Hernandez siamo andati prima a parlare con il Real, col giocatore ho usato le stesse parole che userei con mio figlio. Un pochino con i miei calciatori sento questo rapporto padre-figlio, so benissimo quali sono le difficoltà a cui si va incontro a quell'età. Dico che ci sono momenti bellissimi ma anche momenti delicati, io cerco di dare supporto a questi ragazzi prima che a questi calciatori".

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