Allegri, "bastata una telefonata": che fine gli fa fare Agnelli
La Juve prosegue con Massimiliano Allegri, anche dopo la sconfitta di Monza. Il tecnico toscano, con la sosta nazionali, lavorerà per migliorare una squadra in crisi di vittorie e risultati. Nonostante già da venerdì, prima del match dell’U-Power Stadium di Monza, Pavel Nedved spingeva per l’esonero, nonostante il parere contrario di Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene. Tanto che il presidente bianconero ha chiamato il tecnico, per confermargli la volontà di andare avanti insieme, seppur sia richiesta una svolta immediata. Alla fine la Juve è caduta anche in Brianza, col gol nel finale di Christian Lund Gytkjær. Per così la prima storica vittoria dell’ex Raffaele Palladino, cinque giorni dopo aver rilevato la squadra da Giovanni Stroppa.
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Juve, l’esonero di Allegri costerebbe caro
Un esonero di Max non sarebbe facile nemmeno a livello economico, perché il contratto da 7 milioni netti più bonus a stagione fino al 30 giugno 2025 è molto caro. Un eventuale allontanamento al lordo costerebbe quasi 40-50 milioni di euro, considerando anche lo staff, e a questi andrebbero aggiunti i costi dell'eventuale nuova guida tecnica. In casa Juve dunque si respira un'aria molto pesante, e si vuole che la squadra reagisca. La pausa sarà importantissima per provare di sistemare le cose, mentre al rientro dalla sosta i bianconeri sono impegnati da impegni insidiosi: la sfida dell’Allianz contro il Bologna di Thiago Motta, poi la trasferta di San Siro contro il Milan di Stefano Pioli. Servono vittorie per evitare di perdere ulteriore contatto con la vetta.
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