Inter, Lukaku umiliato: "Devastante? Non in quelle partite..."

di lorenzo pastuglialunedì 22 agosto 2022
Inter, Lukaku umiliato: "Devastante? Non in quelle partite..."
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Alla fine Romelu Lukaku è tornato di nuovo a Milano, nel club che lo ha cresciuto definitivamente. Il Chelsea solo una parentesi negativa, prima di decidere di tornare, in accordo con i Blues, nel club nerazzurro. Romelu Lukaku si sta già facendo sentire: assist a Lautaro Martinez nel 3-0 allo Spezia (la Lu-La è tornata), e il gol al primo minuto all’avvio a Lecce. La rete in Salento, però, non ha fatto cambiare idea a Paolo Di Canio, ex attaccante della Lazio e oggi opinionista Sky Sport, che non cambia la sua idea sul belga ogni volta che il tema viene tirato fuori. 

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Di Canio: “Lukaku devastante in Italia, ma non nel calcio d’élite”
“Io sono fermamente convinto che Lukaku è devastante in alcuni aspetti e in alcune partite, ma deve migliorare in tanti altri — ha detto Di Canio a Sky Calcio Show — Il problema è che quando arrivi nel calcio d’élite certi errori pesano tantissimo ed è per questo che il giocatore viene a mancare in certe partite. Per questo io dico che Lukaku da noi fa la differenza, nel calcio d’élite no". E ancora: “Ha 30 anni e ha ancora tempo per fare la differenza anche in Champions, per ora è devastante solo in certe partite — ha aggiunto l’ex capitano biancoceleste — 25-30 gol in Italia li farà sempre. Sicuramente quest’anno c’è un parco attaccanti importanti, hai anche la possibilità di far riposare qualche partita Lukaku e Lautaro”. 

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Di Canio a gennaio: “Lukaku non è Messi o Maradona”

Parole che seguono quelle dello scorso gennaio, sempre negli studi di Sky durante il ‘Club’: “Se l'Inter avesse avuto Duvan Zapata (attaccante dell’Atalanta, ndr) avrebbe comunque vinto lo Scudetto” — le sue dichiarazioni dello scorso mese di gennaio, commentando la sua stagione deludente al Chelsea — Dopo sei mesi si arrende perché forse è arrivato lì con un'arroganza dovuta al fatto che non si rende conto delle dimensioni e dei livelli. Vince il campionato in Italia ma non è Messi o Maradona".