Lorenzo Musetti, "l'italiano che gioca meglio": il ribaltone, chi scarica Sinner
"E' il tennista italiano che gioca meglio". Contrordine compagni: Lorenzo Musetti "scavalca" Jannik Sinner e Matteo Berrettini, fino a pochi giorni fa i due fiori all'occhiello di un tennis azzurro mai così competitivo con tanti nomi. Un ritorno ai magici anni 70 di Adriano Panatta, forse con prospettive ancora migliori. Il clamoroso successo di Amburgo contro lo spagnolo Alcaraz, indicato un po' da tutti come il futuro dominatore dei Grandi Slam quando Federer, Nadal e Djokovic faranno la cortesia (agli altri) di andare in pensione, ha finalmente rivelato al mondo il talento del 20enne di Carrara, considerato tanto dotato quanto incostante. Un salto di qualità tecnico e mentale decisivo.
Cosa c'era nella borraccia di Djokovic? Wimbledon, il video che scatena il sospetto
"Musetti è una meraviglia - riconosce Marco Imarisio sul Corriere della Sera -. Un dono per chiunque ancora cerca la bellezza in un mondo abitato ormai solo dalla forza bruta. Il modo in cui ha fatto impazzire Alcaraz con tocchi di controbalzo, variazioni, tagli, è solo un assaggio del suo potenziale cristallino, unico nel panorama attuale. Adesso Nicola Pietrangeli, lo nomina suo erede, contrapponendolo in modo implicito alle badilate dei nostri due giocatori più forti. Non ha torto, dal suo punto di vista. Musetti verrà sempre amato per come gioca, Berrettini e Sinner lo saranno solo per quanto vinceranno".
Tennis, impresa dell'italiano Musetti: ad Amburgo batte Alcaraz e vince il primo titolo
Già, Pietrangeli: è stato proprio il tennista più iconico della storia italiana, ex capitano di Coppa Davis, a incoronarlo: "Ho chiamato Musetti per fargli i complimenti, dirgli che mi ricorda noi vecchi giocatori e può arrivare ovunque. Gli ho detto bravo dieci volte. E' stato fantastico, ha giocato da campione - ha concluso al telefono con l'agenzia Ansa -. Ho cercato il suo numero, mi ha risposto dandomi del lei, ma io gli ho detto che non si deve azzardare e mi deve dare del tu. Per me è l'italiano che gioca meglio". E chissà che non serva a dare una ulteriore scossa a Jannik e Matteo.