Gigio Donnarumma "coi piedi è fortissimo: la chiave di lettura...", la strana teoria del fratello
Per Gigio Donnarumma, la prossima sarà una stagione decisiva. Quest'ultima, la prima al Psg, è stata costellata da luci e molte ombre: su tutti l'errore in Champions League contro il Real Madrid. Ma anche in nazionale non tutto è andato per il meglio. E ora, a Parigi, il nuovo mister, Christophe Galtier, potrebbe consegnargli il posto da titolare ai danni di Keylor Navas: "Lavoro sempre con un numero uno e un numero due. È più facile per me e per loro capire il loro ruolo all'interno della squadra", ha dichiarato l'ex allenatore del Nizza. Certo, bisogna capire se il numero uno sarà Gigio, ma tutti gli indizi sembrano portare a lui.
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E alla Gazzetta dello Sport, ecco parlare Antonio Donnarumma, il fratello ed ex portiere del Milan, il quale in un'intervista spiega: "Al Psg sta molto bene. Ho letto come voi che il nuovo allenatore Galtier potrebbe mettere fine all'alternanza con Navas, dandogli la maglia da titolare. E per un portiere conta giocare il più possibile. Rimpianti per lo scudetto del Milan? Nessuno, è felice dove sta e della scelta che ha fatto. Allo stesso modo, mio fratello è un grande tifoso del Milan ed è stato contentissimo di vedere i rossoneri festeggiare", ha assicurato.
Dunque Antonio Donnarumma, che ha appena rinnovato col Padova, difende senza indugi Gigio dalle critiche piovute la scorsa stagione: ""Ci sentiamo sempre al termine delle partite per un'analisi a caldo, poi anche nei giorni successivi – premette –. L'intervento di Benzema è fallo per 9 arbitri su 10. L'errore con la Nazionale è stato invece diverso, frutto di stanchezza da fine stagione e del coefficiente di rischio che innegabilmente si alza quando il portiere è chiamato sempre a giocare con i piedi".
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Già, i piedi: il punto debole di Donnarumma, tanto che anche il Ct della Nazionale, Roberto Mancini, glielo ha ricordato proprio pochi giorni fa, suggerendogli di giocare un po' meno, coi piedi appunto. Ma Antonio Donnarumma, nella stessa intervista alla Gazzetta, spiazza tutti e afferma: "Gigio nel giocare con i piedi nel corto è fortissimo. Mi sono allenato tanto insieme a lui, gli ho visto fare giocate di grande sicurezza e qualità sulla prima impostazione. La chiave di lettura è un'altra: i portieri giocano molti più palloni rispetto a qualche anno fa, è statisticamente normale che in proporzione commettano più errori con i piedi. Anche quelli bravi", conclude Antonio. E, francamente, qualche dubbio resta...