Milan, qui crolla tutto: "Se ne va". Terremoto rossonero, chi molla il club
La resa dei conti, tra Paolo Maldini e il Milan, è ormai questione di ore. Domani, dopotutto, scadrà il contratto del direttore tecnico rossonero, come quello del direttore sportivo Ricky Massara. Una situazione paradossale se si pensa che poco più di un mese fa, per la precisione il 22 maggio, il Milan festeggiava il diciannovesimo scudetto della sua storia a Reggio Emilia, ma nemmeno così inimmaginabile guardando al rapporto, non certo idilliaco, tra lo stesso Maldini ed Elliott. Che, nonostante abbia firmato il passaggio di consegne a RedBird, resta ben presente nella vita del club di via Aldo Rossi.
Una svolta clamorosa, con l'addio dei due dirigenti, pare comunque poco probabile (ma, a questo punto, non si può escludere nulla) e lo scenario più plausibile rimane quello del rinnovo di contratto, atteso entro domani. Lo chiede la piazza, innamorata della coppia Maldini-Massara, lo esigono i risultati sul campo, come ricorda il tricolore che sarà ben visibile sulla maglia rossonera nella prossima stagione. Ma è proprio guardando al futuro che sorgono le principali perplessità su questa vicenda.
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D'altronde, il matrimonio partirà - probabilmente con un accordo triennale - ma su quali basi? Come detto, la relazione tra Maldini ed Elliott non è mai decollata, questione di incompatibilità caratteriale. E lo stesso discorso vale tra la leggenda rossonera e Ivan Gazidis, amministratore delegato del club, che potrebbe lasciare (per motivi personali) a novembre, quando scadrà il suo contratto.
LINEA COMUNE
La necessità, in ogni caso, sarà trovare una linea comune, per proseguire in un progetto che sta raggiungendo risultati insperati solo quattro anni fa, quando Elliott prese il controllo del Milan. Intanto, ieri è iniziata l'avventura in rossonero del primo vero colpo dell'estate del Diavolo. È nientepopodimeno che Divock Origi, arrivato a parametro zero dopo ben sette anni al Liverpool (con una parentesi, nella stagione 2017/18, in prestito al Wolfsburg). Il 27enne attaccante belga ha firmato a Casa Milan, dopo le visite mediche di rito, nonostante un accordo trovato mesi fa per un quadriennale da circa 3,5 milioni di euro netti a stagione più bonus.
Origi, ovviamente, non sarà l'unico acquisto milanista, ma solo il primo tassello di una zona di campo, l'attacco, che vivrà un restyling. I nomi noti sono quelli di Hakim Ziyech (29 anni) del Chelsea, su cui si lavora per un prestito, Marco Asensio (26) del Real Madrid, in uscita dal club campione d'Europa, e Charles De Ketelaere (21), asso in rampa di lancio del Club Bruges (ma c'è da battere la micidiale e spietata concorrenza del ricchissimo calcio inglese: costa 35 milioni).
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COLPO DI SCENA?
Attenzione, però, al possibile colpo di scena, che risponde al nome di Paulo Dybala (28). L'argentino saluta la Juventus a parametro zero e nelle ultime settimane ha trattato con l'Inter. Una destinazione gradita, quella nerazzurra, ma un accordo non trovato, soprattutto per le eccessive pretese di Jorge Antun, procuratore della Joya. Il Milan osserva la situazione ed è pronto a scendere in campo, a patto che il diretto interessato accetti un ingaggio che sia in linea con i parametri del club. Il giocatore più pagato a Milanello è Theo Hernandez, che guadagna 4,5 milioni a stagione. Si potrà, magari, arrivare a qualcosina in più (come fatto per Zlatan Ibrahimovic, che potrebbe rinnovare per un'altra stagione), ma non si andrà lontano da queste cifre. Il passaggio di Dybala al Milan permetterebbe al club di mettere a segno un colpo mediatico strepitoso, per rispondere al già citato ritorno di Lukaku all'Inter, come quello di Paul Pogba alla Juventus, e al giocatore di evitare lo sgarbo, per i suoi ex tifosi, di passare ai rivali nerazzurri. L'idea è intrigante, nei prossimi giorni se ne saprà di più.