Mercedes, "la talpa che aiuta Wolff": fuori il nome, terremoto in Formula 1

di lorenzo pastugliamartedì 28 giugno 2022
Mercedes, "la talpa che aiuta Wolff": fuori il nome, terremoto in Formula 1
2' di lettura

In Canada è arrivata la direttiva anti-porpoising della Fia, poi messa in stand-by e non entrata in vigore dopo le proteste che si sono scatenate da altri team prinicipal. In particolare Mattia Binotto e Christian Horner, per una volta alleati contro il collega in Mercedes, Toto Wolff. Tra le critiche, anche quella sul tempismo: data la presenza del doppio tirante sulle W13 di Hamilton e Russell già dalle prime libere per stabilizzare il fondo (tiranti poi tolti sabato), solo il giorno seguente che la direttiva tecnica emessa dalla Fia fosse stata consegnata a tutti i team F1. Tutto molto strano per molti, con le voci iniziate a girare su una possibile ‘talpa’ pro-Mercedes, che avrebbe rivelato l’arrivo della direttiva prima che il team volasse in Canada per il GP del “Gilles Villeneuve”. Il nome che gira riguarda quello dell'ex legale Mercedes e consigliera personale di Wolff, Shaila-Ann Rao, nominata improvvisamente ad inizio giugno segretario generale per il Motorsport della Fia ad interim, al posto di Peter Bayer.

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Ecclestone: “Ovvio sia stata Rao, ha lavorato con Toto per tre anni”
Per l’ex presidente di F1, Bernie Ecclestone, tutto ciò è molto sospetto. E in un’intervista rilasciata al Daily Mail, il britannico si è detto convinto del fatto che Shaila-Ann Rao avrebbe fornito in anticipo delle informazioni a Wolff riguardo alla direttiva anti-porpoising: "È dannatamente pericoloso — dice Ecclestone — Toto ha dato il via a tutte queste sciocchezze sulle auto che devono cambiare. È ovvio che ha parlato loro della nuova direttiva. Ha lavorato con Toto per due o tre anni”. 

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Il britannico convinto sul conflitto d’interessi
E ancora: “Volevo avere Luca di Montezemolo come presidente della società quando dirigevo io le cose — conclude il britannico — Ma le squadre sono impazzite, perché lui era l'uomo della Ferrari. Era visto come un conflitto di interessi, quindi adesso lei come può fare questo lavoro?”. Facendo così aumentare sempre di più i sospetti sul fatto che la scuderia di Brackley sia stata favorita da una talpa all'interno della Federazione Internazionale.