Charles Leclerc, Terruzzi: "Ho un dubbio su di lui", il sospetto che tormenta la Ferrari. Forse ieri...
Per la Ferrari, un altro weekend agrodolce. Non del tutto amaro, perché il secondo posto di un convincente Carlos Sainz dietro a un Max Verstappen scatenato e la rimonta di Charles Leclerc dall'ultima fila al quinto posto sono due risultati degni di nota. E, soprattutto, almeno a Montreal non ci sono stati problemi di affidabilità. Ma non si può ovviamente essere del tutto soddisfatti: a vincere è stata la Red Bull. E, soprattutto, forse per Leclerc si poteva fare qualcosa in più.
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Già, perché ai box ci sono stati dei problemi. Il monegasco è arrivato un po' lungo, certo, ma i meccanici hanno fallito nel primo tentativo di sollevare la macchina, perdendo all'incirca tre secondi. Quei tre secondi che sono bastati a farlo rientrare in pista dietro a tre macchine che, senza l'inconveniente, si sarebbe tenuto alle spalle. E così ecco che Leclerc è stato costretto a lottare, e a compromettere le gomme, per riprendersi quelle posizioni. Morale della favola, negli ultimi giri di gara non ha potuto ingaggiare un duello con le Mercedes che lo precedevano.
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E sul Corriere della Sera, Giorgio Terruzzi avanza un dubbio su quell'errore ai box: "Ha cacciato in pista un recupero poderoso Leclerc, dall'ultima fila al quinto posto ma forse avrebbe potuto addirittura agguantare il podio. Il dubbio compare pensando alla strategia, ad un'incertezza nel pit stop che lo ha ricacciato nella mischia. Soprattutto, a una Ferrari con qualche problema di trazione all'uscita del tornantino, handicap visibile giro dopo giro, con tanto di comunicazione radio del protagonista, a corto di pazienza", scrive Terruzzi. E insomma, il sospetto tormenta la Ferrari e i ferraristi: senza quell'inconveniente, Leclerc era davvero da podio? Possibile, probabile. E sarebbe stato certo un podio più dolce, un weekend migliore e soprattutto un colpo in grado di far risalire molto più velocemente fiducia ed entusiasmo. Anche se ovviamente nulla è perduto: questa Ferrari è forte, veloce. E se reggesse in termini di affidabilità...