Matteo Berrettini re al Queen's, trionfo e caccia alla leggenda: occhio a questa statistica...
Matteo Berrettini si conferma campione al Queen's. Il tennista azzurro fa suo per la seconda volta consecutiva il torneo londinese, che si disputa su campi in erba, battendo in finale il serbo Filip Krajanovic, numero 48 del ranking Atp, con il punteggio di 7-5, 6-4 in un'ora e 34' di gioco. Per il giocatore romano si tratta del quarto titolo in carriera raccolto sull'erba, il settimo complessivo. Nella classifica dei tennisti italiani è secondo solo ad Adriano Panatta, vincitore di dieci titoli. Dal suo rientro dopo l'operazione alla mano, che lo ha tenuto fuori tre mesi, Berrettini ha infilato la nona vittoria consecutiva.
"Sono troppe emozioni... L'ultima cosa che mi sarei aspettato, reduce da un infortunio, era di vincere due tornei e difendere il titolo qui, in uno dei tornei più prestigiosi. Non voglio piangere, ma gran parte del merito è del mio team", ha detto Berrettini dopo il trionfo: "Sono arrivato a Stoccarda e non mi sentivo tanto bene, non colpivo come volevo. Mi sono detto 'qui sarà dura', però alla fine ho vinto. Sono italiano, noi italiani ci lamentiamo sempre", ha aggiunto scherzando il tennista romano. "Adesso però non mi lamento. Che effetto fa vincere al Queen's due volte? Qui mi perdo sempre tra i corridoi, vedo i nomi dei campioni passati, adesso però sapere che c'è due volte il mio nome su quella parete mi rende molto contento".
Infine una battuta su Wimbledon. "Non avrei potuto chiedere un inizio migliore per preparare Wimbledon. Però questo non è un torneo di preparazione a Wimbledon, questo è il Queen's ed ero qui per difendere il titolo. E' uno dei tornei più prestigiosi del circuito. Poi dalla prossima settimana cambierò l'obiettivo".
"Grandissimo Matteo! Berrettini batte Krajinovic 7-5 6-4, vince la seconda finale consecutiva dopo il rientro e la seconda finale consecutiva al Queen's. Adesso testa a Wimbledon", esulta con un post pubblicato sul suo profilo Twitter la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.