Milan, un mistero inquietante: dopo lo scudetto... cosa sta succedendo in società
Che il calcio sia un mondo particolare, non è più una sorpresa, ma il momento vissuto dal Milan pare proprio un paradosso. Solo un mese fa, per la precisione il 22 maggio, i rossoneri festeggiavano il tanto sognato diciannovesimo scudetto con il magnifico 0-3 in casa del Sassuolo e oggi trascorrono giornate di grande, e inaspettata, confusione. Tra il cambio di proprietà, con il passaggio da Elliott a RedBird, e l'apparente immobilismo sul mercato.
Una sonnolenza nelle trattative diretta conseguenza dei mancati rinnovi dei contratti di Paolo Maldini e Ricky Massara, rispettivamente direttore tecnico e direttore sportivo del Milan, entrambi in scadenza alla fine del mese. Dal club fanno sapere che il prolungamento dei due accordi sia solo questione di tempo, ma i giorni passano e gli interrogativi si moltiplicano. Gli stessi che riguardano il budget messo a disposizione per il mercato dalla nuova proprietà presieduta dall'americano Gerry Cardinale, ancora ignoto. Quel che è certo è che non si tratterà di cifre da capogiro, ma verrà data continuità al progetto sostenibile cominciato da Elliott.
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I CONTI DEL CLUB
investimenti rimarremmo nel limbo tra le migliori squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci in Champions». Parole forti, per mandare un messaggio chiaro a RedBird e porre le condizioni per un matrimonio felice, ma ancora non sancito.
E qui si arriva al campo, dato che le incognite sul Milan non si limitano solo alla società, ma riguardano anche l'organico messo a disposizione del tecnico Stefano Pioli (che, in vacanza, aspetta fiducioso novità). D'altronde, il leader della squadra, Zlatan Ibrahimovic, si è operato al legamento crociato anteriore sinistro, con rinforzo laterale e riparazione meniscale, appena dopo la fine della stagione e non rientrerà prima della prossima primavera (o, nella migliore delle ipotesi, per fine inverno). Un motivo in più per rendere ancora più nebuloso il futuro del gigante svedese che, a 40 anni, non ha sciolto le riserve su un possibile ritiro (ma è sempre più probabile che continui, almeno per un'altra stagione). L'unica certezza, comunque, è che anche il suo contratto scade tra undici giorni e il rinnovo è ancora ricco di dubbi.
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LE DUE PARTENZE
E la beffa per i tifosi del Milan, delusi ma comunque speranzosi che l'estate rossonera possa presto decollare, è che le uniche certezze, ad oggi, sono gli addii di Franck Kessié e Alessio Romagnoli, pronti a salutare la squadra a parametro zero. Il primo è un promesso sposo del Barcellona, il secondo dovrebbe accasarsi alla Lazio, sua squadra del cuore. I dirigenti del Diavolo, comunque, hanno già dimostrato in passato di poter rinforzare la squadra nonostante qualche pezzo pregiato perso nelle logiche degli svincoli, vincendo il già citato scudetto esattamente la stagione successiva ai pesanti saluti di Gianluigi Donnarumma, passato al Paris Saint-Germain, e Hakan Calhanoglu, finito proprio ai cugini dell'Inter. L'importante, però, sarà ripartire da Maldini e Massara, la vera garanzia di qualità per il Milan.