Inter, l'ora del sacrificio: offerta stratosferica, il big che se ne sta per andare
Per l'Inter è arrivata l'ora del sacrificio, l'ora di fare cassa. L'ora della cessione di Milan Skriniar al Psg. Con l'acquisto praticamente concluso dell'albanese Asslani dall'Empoli come vice-Brozovic e la trattativa per il prestito oneroso di Romelu Lukaku in dirittura d'arrivo dal Chelsea (si parla già di visite mediche la prossima settimana), Marotta e Ausilio si devono concentrate sulle operazioni in uscita più importanti. Quelle, cioè, che devono riuscire a coprire le spese in entrata e garantire anche un buon margine di attivo (in questa sessione per ragioni di bilancio servirà un surplus tra cessioni e acquisti di 80 milioni di euro).
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Operazioni di contorno come Pinamonti e Sensi possono servire a finanziare gli "aggiustamenti", ma il grosso del tesoretto deriverà dalla cessione di un big. L'indiziato, da giorni, è proprio il 27enne centrale slovacco, anche a costo di sollevare la rivolta dei tifosi al grido (anzi, all'hashtag) di #skriniarnonsitocca. Secondo la Gazzetta dello Sport, le ultime indiscrezioni da Parigi riferiscono di un rilancio francese fino a 7,7 milioni di euro netti per cinque stagioni per convincere i giocatore, che vorrebbe invece rimanere in nerazzurro. "Più del doppio di quanto percepisce oggi", fanno notare dalla Rosea, secondo cui "a fronte a una proposta così, non c’è possibilità di rilanciare". Resta da sciogliere il nodo dell'offerta al club: il Psg si è fermato a 50 milioni, l'Inter chiede molto di più, 80 milioni di euro. Ma solitamente, con gli emiri, non sono questi i problemi: non a caso si parla già di una prossima tentazione da 70 milioni. E una volta convinto Skriniar, potrebbero bastare.
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