Gigio Donnarumma disastroso con la Germania, ma la "Gazzetta"... un qualcosa di inspiegabile
Per l'Italia, una figuraccia atroce: battuta, triturata, umiliata dalla Germania. La partita di Nations League finisce 5-2 per i padroni di casa. Imbarazzo massimo per Roberto Mancini, che annulla in 90 minuti i timidi progressi mostrati contro l'Inghilterra. No, non ci siamo. Non c'è il gioco e non ci sono i giocatori: i baby messi in campo semplicemente non sono all'altezza.
Guanto speciale e dita legate, Donnarumma in campo ridotto così: la strana scelta di Mancini
Lo sprofondo è totale: Davide Calabaria disastroso, malissimo anche l'altro Mancini, quello che sta in campo, in difesa. E ancora, clamoroso flop di Spinazzola, Politano, Bastoni, Raspadori. Tutti o quasi bocciati senza appello. Compreso il Ct, forse il Ct più di tutti gli altri.
E poi c'è il portiere. Gigio Donnarumma. Il quale, per carità, ha fatto quattro belle parate, vero, innegabile, come sempre ha dei guizzi. Ma altrettanto, come (quasi) sempre, ha anche dei picchi clamorosi verso il basso. Il quinto gol? Lo prende perché si mette a cincischiare in aera con i piedi, non proprio la specialità della casa (ricordarsi il match di Champions League contro il Real Madrid, giusto per fare un esempio tra tanti). E ancora, Gigio fa malissimo sul terzo gol. Insomma, quattro buone parate, cinque gol presi, due dei quali per sua chiarissima responsabilità.
E infatti sulla stampa italiana è un diluvio di insufficienze: si va dai 4 ai 5 ai 5,5 (molto generosi). E poi c'è l'apoteosi della generosità, che viaggia sulla Gazzetta dello Sport: voto 6. Insomma, Donnarumma sufficiente. Possibile? Già, possibile. E nel concedergli la sufficienza, la Rosea spiega: "Uno psicologo, di quelli bravi, ci spiegherà un giorno la necessità di giochicchiare in area con la palla e prendere il quinto gol. Recidivo nel rischio. Così fa quasi dimenticare quattro belle parate. Contento lui". Un commento che stride, e parecchio, con quel generosissimo, inspiegabile, 6 in pagella.