Finalissima 2022, tris dell'Argentina a Wembley: l'Italia costretta a cedere 3 a 0
Solo per 25 minuti l'Italia riesce a fronteggiare un'Argentina superiore, che porta a casa la coppa della 'Finalissima', vincendo a Wembley con un netto 3-0 (ma il punteggio avrebbe potuto essere più pesante), grazie ai gol di Lautaro al 28', poi Di Maria (migliore in campo assieme a uno straordinario Messi) al 45', e infine di Dybala, appena entrato, al 94'. I sudamericani sono forti, fisicamente e tecnicamente, e guidati da un Messi ispirato a cui alla fine manca solo il gol, e solo grazie a un paio di miracoli di Donnarumma. L'Italia è "da ricostruire", come dice un triste Chiellini a fine partita, la sua ultima in azzurro.
Per l'Italia è l'occasione di riscattarsi dalla delusione per il Mondiale mancato: un match da onorare nonostante le tante e pesanti assenze. In avanti Mancini affianca Raspadori a Belotti, supportati da Bernardeschi, mentre i sudamericani rispondono con Messi, Lautaro e Di Maria. L'Argentina ha il tifo dalla sua: sui 90mila di Wembley solo 10mila sono infatti i tifosi azzurri.
L'Albiceleste parte più forte cercando subito di sfruttare la grandissima qualità in avanti, ma la difesa azzurra controlla senza andare in affanno. Al 5' Messi conquista una punizione da buona posizione e si incarica di calciare, ma colpisce la barriera ben piazzata da Donnarumma. Al 12' arriva per la prima volta al tiro l'Italia con Raspadori, ben servito da Jorginho, ma Martinez è attento e blocca a terra. Al 19' Belotti viene anticipato di un soffio a un metro dalla porta da un grande intervento di Romero. Ma l'Italia sta crescendo, soprattutto nel palleggio. Al 21' ancora Belotti inquadra la porta di testa ma il tiro è lento e il portiere argentino ha vita facile. Al 23' una punizione dal limite di Raspadori si infrange sulla barriera. Nel miglior momento degli azzurri però è l'Argentina a colpire, al 27', con un gol di Lautaro propiziato da una bella azione personale di Messi che si libera per il cross e mette la palla sui piedi della punta dell'Inter davanti alla porta. Ora l'Italia deve inseguire, e già al 30' Barella tenta un bel tiro da fuori che viene deviato in angolo dal portiere. Il match è equilibrato con l'Italia che spinge di più ma con i sudamericani sempre pericolosi ogni volta che ripartono, soprattutto con la stella Messi, che a tratti si accende, come sull'azione del gol. Al 45' gli argentini puniscono di nuovo l'Italia con un'azione in velocità sull'asse Lautaro-Di Maria. Lautaro supera Bonucci e serve Di Maria, che batte sullo scatto proprio Chiellini e insacca. Le squadre vanno al riposo sul 2-0 per i sudamericani.
La ripresa comincia senza Chiellini, che lascia la fascia di capitano a Bonucci. Mancini fa entrare Lazzari al suo posto, e inserisce anche Scamacca in avanti al posto di Belotti e Locatelli per Bernardeschi. L'Italia comincia bene ma non riesce a sfondare e gli argentini appaiono sempre più pericolosi quando conquistano il pallone. Al 56' un retropassaggio sbagliato di Bonucci rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol: Donnarumma salva sulla linea ma emerge il timore della retroguardia azzurra quando viene messa sotto pressione dai fortissimi attaccanti argentini. Al 58' un gran tiro da fuori di Locatelli, deviato, mette in difficoltà Martinez che però riesce a bloccare in presa. Al 60' è Di Maria ad arrivare al tiro: lo piazza sotto l'incrocio ma Donnarumma con un intervento strepitoso evita il terzo gol argentino. Due minuti dopo ci riprova Di Maria dal limite, Donnarumma si oppone ancora. Al 63' è il momento di Spinazzola, uno dei principali artefici della vittoria azzurra agli Europei: Mancini lo inserisce al posto di Pessina e così torna in Nazionale dopo i difficili mesi dell'infortunio. Al 64' nuova grande azione dell'Argentina che libera al tiro Lo Celso, che però colpisce l'esterno della rete. Al 65' Messi recupera palla al limite della sua area, fa tutto il campo e arriva al tiro, ma Donnarumma riesce a parare: l'Italia è in grossa difficoltà, pur provando sempre a costruire azioni d'attacco manovrate. Al 69' ancora Messi arriva al tiro dal limite e il portiere azzurro si oppone di nuovo, sembra una sfida tra i due, compagni di squadra nel Psg. Al 73' una nuova punizione dal limite viene calciata da Messi, ma finisce alta sopra la traversa. Al 80' arriva al tiro Lo Celso ma Bastoni salva tutto. L'Italia ormai aspetta solo la fine di una punizione che non meritava, ma che Dybala, appena entrato, inasprisce con il suo gol al 94'. Una lezione da parte di una squadra di fenomeni che può andarsi a giocare il Mondiale in Qatar con tutte le carte in regola per vincerlo.