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Milan a RedBird, "chi hanno avvistato a Milano". Gazidis e Maldini, le voci sul "grande gelo"

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Il passaggio del Milan da Elliott a RedBird è oramai una questione di giorni. A brevissimo arriveranno le firme, e intanto nei festeggiamenti di piazza Duomo per il 19esimo Scudetto conquistato c’era anche Gerry Cardinale, l’a.d. del fondo americano con sedi a New York e Dallas, fondato nel 2014 dall’ex partner di Goldman Sachs, che gestisce 4,5 miliardi di dollari di asset principalmente nei settori delle telecomunicazioni, servizi finanziari e sport. 

 

 

 

 

Lo sfogo di Maldini, Gazidis presto gli parlerà del rinnovo di contratto - Questa settimana Cardinale è di nuovo atteso a Milano, e qualche giorno fa non ha solo festeggiato, ma lavorato alla chiusura della trattativa. Per il passaggio delle quote, scrive il Corriere della Sera, ci vorrà un po’ di tempo, con il momento che potrebbe essere propizio a settembre. L’ingorgo, adesso, coinvolge tutta la governance e finisce per bloccare anche il mercato. Elliott, invece, rimarrà socio con una quota, mentre RedBird avrà delle urgenze: la prima è quella che riguarda Paolo Maldini. La proprietà vecchia e nuova ripete i “no comment”, ma dentro Casa Milan l'irritazione dopo lo sfogo alla Gazzetta dello Sport è stata forte, perché si doveva discutere in privato del contratto e del futuro. L’ex capitano rossonero lamenta una scarsa chiarezza sul progetto e dopo il signing Gazidis gli parlerà del rinnovo di contratto, ma l’a.d. non potrà essere del tutto esaustivo, non subito.

 

 

 

 

I nomi sul tavolo una volta sul mercato - La palla passerà in qualche modo nel campo di Maldini, vorrà restare sapendo che il lavoro che lo aspetta in estate non sarà semplice, vista la fase interlocutoria? Si scommette di sì. Pioli pure è d’accordo: “È normale che in una stagione ci siano opinioni differenti — ha detto da Fazio — ma abbiamo sempre affrontato tutte le discussioni con grande confronto per crescere e trovare soluzioni. Sarà così anche stavolta”. I nomi sul tavolo poi, una volta piombati sul mercato, sono quelli di Charles De Ketelaere, 21 anni, del Bruges, ideale per fare il salto di qualità sulla fascia destra — che però costa 40 milioni — Botman del Lille (nonostante l'ingresso in scena del Newcastle), in alternativa Bremer del Torino (ma qui c’è forte l’Inter).

 

 

 

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