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Champions, trionfo Real: Vinicius stende il Liverpool. Ancelotti nella storia

Claudio Brigliadori
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Il cuore, la classe e un lampo: il Real Madrid vince la Champions League 2022, la 14esima della sua leggendaria storia europea. Basta una zampata sotto misura del brasiliano Vincius al 59', su cross di Valverde, a piegare il Liverpool che quando incontra i Blancos esce sempre deluso e con le ossa rotte. Soprattutto il povero Momo Salah: recuperato in extremis, stavolta a differenza della finale del 2018 (quando, attesissimo, fu costretto a uscire per una entrata assassina di Sergio Ramos) gioca tutta la partita ma per due volte sbatte su un immenso Courtois

Allo Stade de France Carlo Ancelotti festeggia la sua quarta Champions (due col Milan, due a Madrid), primo a farlo nella storia, e ringrazia il portiere belga, protagonista di una partita miracolosa (incredibile, nel finale, la parata ravvicinata di braccio sull'egiziano dei Reds), e la "classe operaia" (se così si può dire), Carvajal e Valverde su tutti. Modric dirige da par suo, Vinicius sornione affonda appena può e Benzema, da solo, fa a sportellate con il gigante Van Dijk e tiene in apprensione tutto il pacchetto dei Klopp. Il Liverpool gioca 45 minuti migliori dell'avversario e lotta fino alla fine, nonostante il contraccolpo del gol.  Ma in Champions, in una finale, conta anche la carica soprannaturale che forse solo il Real possiede, come dimostrato in una Champions fatta di rimonte e vittorie "da sfavorita". Perché loro, sfavoriti, non lo sono mai.

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