Charles Leclerc, l'urlo nel team radio: "No power", il dramma al box Ferrari
Un’altra doppietta, come a Imola, e ora la Red Bull scappa via nelle classifiche Piloti e Costruttori. Sorrisi da doppietta, nella pista che all’esordio con la Red Bull ha consacrato Max Verstappen, vincitore sei anni fa proprio al Montmeló sfruttando l’autoscontro tra Hamilton e Rosberg. E la Ferrari ne esce indolenzita eccome, cullando una vittoria che era in pieno controllo per 28 giri, prima del maledetto problema alla power unit di Leclerc che ha costretto il monegasco al ritiro. Mentre il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, è finito lontano e depresso per il testacoda in curva 4 al via di gara, che lo ha fatto retrocedere fino all’11esimo posto.
Rammarico Ferrari: “Prima del guasto, auto Leclerc era ok” - L'urlo disperato del monegasco al 28° giro, “No power”, è la colonna sonora di un sogno interrotto. Mani sui capelli, sguardo spiritato dopo aver parcheggiato la “Bestia” imbizzarrita in garage. Aveva già vissuto queste sensazioni all'alba della sua avventura in rosso: Bahrein 2019, un cortocircuito al motore lo aveva privato di una vittoria che aveva in pugno. Poi un altro guasto nel 2020, sempre in Spagna, e per un problema elettrico, fino alla tragedia di domenica. E il vantaggio in classifica è svanito tutto di un colpo, seppur non sia irreparabile: “Un peccato — dice Mattia Binotto dopo la gara — perché Charles stava gestendo senza pressioni e prima non c'erano mai stati problemi di affidabilità. Le gomme pure si stavano comportando benissimo, non c'era nessun segnale per una cosa del genere”.
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Binotto sugli ordini di scuderia: “Decide la pista” - Intanto per Binotto non c’è nessun ordine di scuderia ancora: “La pista sarà quella che decide, se avremo occasione con Carlos non esiteremo a provare a vincere anche con lui”. Mentre in casa Red Bull, Sergio Pérez, arrabbiato a fine gara, è stato costretto a far passare il compagno Verstappen: “Nulla di grave, ma dobbiamo parlare”, ha detto il messicano a fine corse. Sul podio poi ci è salito anche George Russell con la Mercedes, con Hamilton in rimonta dall’ultimo al quinto posto.