Zlatan Ibrahimovic, "vai e ruba altri soldi". Scudetto Milan, una confessione clamorosa
Smettere? Non è ancora detto. Sorrisi e sigaro in bocca, Zlatan Ibrahimovic si gode quello che potrebbe essere il suo ultimo scudetto: forse è lui il vero simbolo di questo Milan, che ha preso per mano nel gennaio 2020, da squadra che arrancava e che sognava, a stento, un posto in Europa League, e che ha fatto crescere fino al titolo. Ancora più significativo, che i rossoneri abbiano vinto con lo svedese fermo ai box per gran parte di questa stagione, dove ha imparato a fare il leader fuori dal campo, da allenatore aggiunto e motivatore impareggiabile.
Milan, lo scudetto è tuo: Sassuolo asfaltato, l'Inter vince ma non basta
"Dedico questo scudetto a Mino Raiola, è il primo trofeo che vinco senza di lui. Avevo chiesto a lui dove dovevo andare per fare la differenza e lui mi ha detto devi andare al Milan per salvarlo. Questo titolo lo dedico a lui", ha commentato Ibra a Dazn, a caldo dopo il 3-0 in casa del Sassuolo. "Questo è lo scudetto di cui sono più soddisfatto - ha aggiunto -. Ho detto quando sono arrivato: prometto di portare il Milan a top e vinciamo lo scudetto. Tanti ridevano, oggi siamo qui con questa squadra campione, non tanti ci credevano, abbiamo lavorato, creduto e sofferto e così niente è impossibile, ho sofferto troppo questo anno, lo sento tanto mio questo titolo".
La foto che mostra il dramma dell'Inter: cosa ha fatto Perisic nel tunnel | Guarda
"Il primo giorno era un Milan, ora è un altro Milan, ho fatto quello che ho sempre fatto. Ho fatto tutto per aiutare anche fuori dal campo, la squadra è stata molto disponibile, con grande voglia, tutti i giorni aspettavano un pilota che li guidava, ho fatto il pilota e abbiamo vinto". "Se è stata l'ultima partita? Se riesco a stare bene no, dipende a quello che mi succede questi giorni. Se devo operarmi? Vediamo che succede", ha concluso Ibra, che poi ha riservato una battuta delle sue, su Raiola: "Mino mi avrebbe consigliato di giocare altri dieci anni e rubare più soldi. Cosa farò? Devo stare bene, vediamo. Quando sto bene, in salute, posso vedere come sto e da lì posso fare una scelta. Quando sono in campo faccio la differenza, non vedo un altro Ibra".