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Sassuolo-Milan, perchè Berardi può regalare lo scudetto all'Inter: il retroscena clamoroso

Daniele Dell'Orco
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Lo scudetto è un affare Berardi. L'ultima parola sul duello tra Inter e Milan che va avanti da tutta la stagione e giungerà al suo epilogo domani rischia di avercela il centravanti azzurro del Sassuolo. Che, peraltro, in un colpo solo potrebbe decidere la sfida tricolore e anche il suo futuro. Di fede nerazzurra, Domenico Berardi ha 27 anni e, europeo compreso, ha raggiunto la sua piena maturità calcistica. Da ex bad boy eterno promesso sposo della Juve che però non l'ha mai reputato pronto al grande salto (lo cercarono dall'estero Chelsea e Borussia Dortmund, mentre in Italia è sempre stato in orbita Roma e Fiorentina, con cui aveva praticamente concluso il trasferimento lo scorso anno), è tra i punti fermi dell'Italia di Mancini e in questa stagione ha raggiunto lo straordinario score di 15 gol e addirittura 13 assist (primo in questa personale classifica). Ora per lui potrebbe essere arrivato il momento del grande salto, e a contenderselo sono proprio Inter e Milan (che negli ultimi giorni ha verificato concretamente la possibilità di arrivare a Brekalo che non verrà riscattato dal Torino). I nerazzurri per i motivi già detti, i rossoneri che ne conoscono bene l'estro perché è di fatto il loro incubo peggiore. Il fantasista calabrese, quando vede il Milan si esalta e non è un mistero. Al Mapei Stadium, ormai consci del passato che ritorna spesso, i suoi tifosi si esaltano ancora di più.

 

 

CLAMOROSO In 15 confronti Berardi ha segnato 10 reti e confezionato 11 assist contro i rossoneri. A dir poco clamoroso il poker nel gennaio del 2014 che mise l'allora tecnico del Diavolo Massimiliano Allegri con le spalle al muro. Ma oltre quei quattro gol famosi, al conto si aggiunge, compulsando la statistica, anche la tripletta scaricata dentro la porta rossonera la stagione seguente, sempre tra le mura amiche. E l'anno ancora successivo, ma a San Siro, è andato ancora a segno (pur uscendo sconfitto 2-1 dalla sfida). Poi il lungo digiuno. Rotto solo lo scorso anno, in un remake del precedente del 2015/16 (identico il risultato finale: 2-1 per il Milan). Al contrario, nell'ultimo affondo di pochi mesi fa, il Milan perse in casa 3-1 contro il Sassuolo per 3-1. Berardi marcò il tabellino insieme ad una straordinaria doppietta di Scamacca. Pioli, insomma, lo avrà segnalato a Maldini e Massara proprio perché sarà stato costretto a studiarselo fino all'ultima mossa. Anche perché Berardi gli rifilò dei gol anche quando allenava la Lazio e il Bologna. I tifosi interisti sperano che Berardi possa vedere rosso(nero) anche stavolta e incornare il Diavolo contando su una eventuale vittoria dei nerazzurri contro la Sampdoria. Se dovesse essere davvero lui l'uomo del destino capace di regalare lo scudetto all'Inter, c'è da scommettere che Marotta e Ausilio sarebbero pronti a fare carte false pur di metterlo al servizio di Inzaghi (anche se non sarebbe proprio perfetto per un 3-5-2).

 

 

PREZZO FISSATO Il suo contratto scade nel 2024. Il ds dei neroverdi, Giovanni Carnevali, ha fissato il prezzo del cartellino: 40 milioni. Un prezzo che al contrario sarebbero pronti a sborsare proprio i milanisti, ma nell'eventualità opposta: quella cioè in cui Berardi si dovesse rivelare "clemente". Carnevali ha rivelato che il Milan si era già mosso in tempi non sospetti per averlo, ma che le voci sulla imminente cessione societaria avrebbero bloccato l'affare sul nascere. Ora però, al netto delle contingenze, a decidere il suo destino sarà Mimmo Berardi in persona. L'eterno bambino diventato finalmente grande. Insieme al suo, si deciderà il destino di una stagione all'insegna della Madonnina.

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