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Juventus, scelto il "colpevole" del disastro: chi fanno fuori, terremoto a Torino

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Juve, la stagione senza trionfi significa squadra da rifondare. Non può che essere altrimenti, dato che il ko di Coppa Italia contro l’Inter ha ribadito i limiti tecnici, tattici e di personalità, di un gruppo che ha smarrito le caratteristiche del proprio identikit, cinismo, cattiveria agonistica, leadership, eccelse qualità individuali e società di grande identità. Secondo Il Giornale, il centrocampo e la difesa sono i reparti che dovrebbero preoccupare maggiormente, la terza linea va ricostruita, arrivando al sacrificio, si fa per dire, di De Ligt. Il cui costo iniziale, cartellino e salario, non hanno più giustificazione anche perché l’olandese sembra avere smarrito le doti di orgoglio e temperamento che lo avevano portato, a 19 anni, a diventare il capitano dell’Ajax. 

 

De Ligt partirebbe anche con meno di 100 milioni

La clausola dell’olandese è di 100 milioni, ma un’offerta più bassa verrebbe accettata per provvedere ad acquistare altri difensori. E intanto a centrocampo si sussurra da tempo dell’arrivo di Paul Pogba, seppur gli ultimi due anni non siano stati per lui esaltanti.

 

La bella vita inglese tra auto di lusso e varie comodità lo ha cambiato. E, sempre secondo Il Giornale, oggi nessun club di Premier lo vorrebbe, lo stesso nella Liga, soltanto il Paris potrebbe offrirgli il dovuto ma il rapporto con il mondo Juve è rimasto vivo e non si può escludere un ritorno del “polpo”, le cui qualità sono nettamente superiori e migliori dei vari Arthur e Zakaria e dello stesso Locatelli. Non va trascurata la voce relativa alle cifre sontuose per i riscatti di Chiesa, Kean e Morata, oltre i cento milioni, appena compensate dalla cessione di Kulusevski.

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