Carlos Sainz, "guasto tecnico alla Ferrari". Uno choc: com'era ridotto nei box a fine gara
Il GP di Miami ci ha mostrato la superiorità della Red Bull di Max Verstappen, grazie anche al minor consumo degli pneumatici. Migliore quello di Milton Keynes, che volava al Miami International Autodrome nonostante il caldo estremo che ha interessato la pista della Florida. Temperature che hanno distrutto fisicamente i piloti, usciti dalle loro monoposto a fine gara con lo sguardo stanchissimo. Tanto che lo stesso Max Verstappen, una volta tagliato la linea del traguardo dopo essersi preso la terza vittoria di stagione, ha subito segnalato ai suoi l’esigenza di dover bere. Venendo infatti subito avvicinato dagli uomini del suo team, che hanno cercato di farlo reidratare con integratori e zuccheri.
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Sainz, niente acqua per tutto il GP - Ma peggio è andata a Carlos Sainz, giunto terzo sul traguardo con la sua Ferrari F1-75, dopo aver brillantemente resistito agli attacchi dell’altra Red Bull di Sergio Perez nel finale di corsa: lo spagnolo, sfortunatamente, ha dovuto disputare l’intero GP di Miami senza poter bere. A rivelare la notizia è stato il giornalista di Sky Sports F1, Ted Kravitz. Qualcosa sulla sua monoposto non funzionava nel sistema di erogazione dell’acqua". Per questo l’ex McLaren era così disidratato, apparendo particolarmente sfinito nella cool room, prima di salire sul podio.
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Sainz: "Red Bull superiore nell’uso delle gomme" - "In partenza ho provato a fare tutto il possibile per stare davanti a Verstappen, ma non era facile – ha detto poi Sainz dopo la gara ai microfoni di Sky Sport F1 – Non avevo il grip necessario per fare una bella partenza all’interno. Da lì in poi io non mi sono sentito fisicamente al 100%, il collo era un po’ duro dopo il colpo di venerdì contro il muro e ho dovuto comunque spingere al massimo con le gomme dure. Abbiamo fatto una gara intelligente senza problemi, questo era importante dopo due zeri per me". Per poi concludere: "Nel complesso, però, non sono soddisfatto, ma comunque contento di aver fatto tutta la gara. Questo mi ha aiutato a conoscere un po’ di più la macchina, ma soprattutto a farmi capire com’ero a livello fisico. Ora devo ripartire da qui. La Red Bull ha comunque fatto la differenza nell’uso delle gomme".