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Ancelotti massacrato dopo l'impresa: "Per me ha c...". Chi è il suo nemico numero uno

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Lo conosciamo per il suo talento in A, ma anche per le uscite a vuoto dentro e fuori dal campo. Ora, però, Antonio Cassano fa parlare di sé anche per alcune dichiarazioni al vetriolo nel consueto appuntamento della Bobo Tv. Se poco tempo fa il barese ex Milan e Inter aveva attaccato l’ex Lazio Paolo di Canio per le sue critiche a Leo Messi, ora prende di mira Carlo Ancelotti, che mercoledì, con il suo Real, si è preso la finale di Champions battendo al Bernabeu il Manchester City di Pep Guardiola. "Tiri in porta fino all’89°, zero, senza se e senza ma — ha tuonato — Vince 1-0 il City, clamorosa occasione di Grealish sulla linea di porta e il Real si salva, poi miracolo di Courtois con i tacchetti ma soprattutto ancora due occasioni clamorose e poi all’89° succede quello che deve succedere". 

 

 

Cassano: “Ancelotti? Spinto anche da un gran c…”

E ancora: “La magia del Bernabeu, cross anomalo di Camavinga, gran palla di Benzema e Rodrygo fa 1-1. Al 91’ mette ancora lo zampino Rodrygo — aggiunge Cassano — In che senso? Cross di Carvajal, spizzicata due metri più avanti a lui di Asensio, si trova la palla di testa e fa 2-1. Poi supplementari, fa gol Benzema. In tutto questo Real Madrid è il Real Madrid senza se e senza ma, la magia del Bernabeu la conosciamo tutti e io in particolare la conosco. Poi ragazzi fra andata e ritorno hanno subito oltre 20 occasioni clamorose”.

 

Per Fantantonio questo significa che Ancelotti è spinto spesso dalla ‘fortuna’. “Non avrà culo — dice con schiettezza l’ex Roma — non avrà sedere ma qualcosa sulla testa di Ancelotti gira. Bravo che è andato in finale però l’idea mia è che la coerenza mi contraddistingue. Un dato di fatto è che tutti dicono: grande merito di Ancelotti. Mah… io dico gran c… e continuerò a dirlo perché son coerente con me stesso".

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