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Hamilton rivela: "Così mi convinsero ad andare in Mercedes"

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“In McLaren sono stato per tanto tempo, fino al 2012. Poi ho pensato a quello che avrei potuto fare, cominciando a gestire il mio futuro completamente da solo: ho capito i pro e i contro di ogni squadra, e quali erano i loro obiettivi”. Esordisce così Lewis Hamilton a Sky Sport F1, dove l’inglese ha partecipato in un’intervista combinata con Valentino Rossi, ricordando cosa successe 10 anni fa.

 

 

 

Chi lo spinse alla Mercedes fu Ross Brawn, reduce dal titolo nel 2009 con la Brawn GP: “La Mercedes era già parte del mio team iniziale (la McLaren utilizzava allora, come oggi, i motori di Stoccarda, ndr) – aggiunge — ma quando è rientrata in F1 (come team ufficiale) stava davvero lottando: era qualcosa come il quinto miglior team”. 

Hamilton: “Brawn e Lauda mi convinsero a venire in Mercedes”

Un giorno, così, Ross Brawn “è venuto a prendere un tè a casa mia, e cominciò a spiegarmi dei progetti che c’erano in programma per migliorare il livello di competitività della squadra — ha raccontato ancora Hamilton — Mi sembrava surreale, perché allora la Mercedes faticava davvero con Schumacher, ma fu Ross a convincermi. Più tardi, Niki Lauda mi telefonò per dirmi di venire, ed anche lui mi tranquillizzò sulle capacità di Brown nel rifondare il team: è stato uno sforzo congiunto di loro due a portarmi in Mercedes”. 

 

 

Hamilton: “Se ti unisci a un team vincente, c’è meno passione"

E ancora: “L’idea di costruisce qualcosa di speciale in quel team è stato veramente emozionante — ha concluso Hamilton — Se ti unisci a una squadra vincente, c’è meno passione, ed io invece volevo viverla. Ovviamente non sapevo cosa sarebbe successo, ma ho creduto che, ad un certo punto, avremmo vinto con le decisioni che venivano prese”. L’inizio di un lungo dominio durato dal 2014 fino allo scorso anno tra i Costruttori, grazie anche all’ingresso nel Circus dei motori V6 turbo-ibridi.

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