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Fabio Miretti, un nuovo Marchisio per la Juve: 18 anni e un futuro già scritto, fermento bianconero

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Testa alta, petto in fuori e piedi buoni. Chi lo conosceva già, non sarà rimasto colpito dal modo in cui il 18enne Fabio Miretti ha affrontato il suo debutto da titolare in serie A. D'altronde, il promettente centrocampista della Juventus è già da anni presente sui taccuini degli osservatori dei più importanti club del mondo, oltre che un punto fermo delle nazionali giovanili azzurre (oggi fa parte dell'Under 19, ma viene convocato fin dall'Under 15). 

E domenica, nel 2-1 della Vecchia Signora contro il Venezia dell'Allianz Stadium, ha semplicemente fatto vedere in A quello che da sempre mostra quando indossa gli scarpini. Per la fortuna di Massimiliano Allegri, che già l'aveva fatto debuttare in prima squadra l'8 dicembre nell'1-0 di Champions League sul Malmö, per poi riproporlo, sempre dalla panchina, contro Salernitana (2-0) e Sassuolo (2-1) in campionato. Perché, dopotutto, Miretti potrebbe risolvere più di un grattacapo all'allenatore, alla disperata ricerca di un regista per la sua Juventus. Non è un segreto, infatti, che il principale problema dei bianconeri in queste ultime due stagioni sia stata la mancanza di qualità in mezzo al campo.

 

IDOLO DE BRUYNE
E il nativo di Pinerolo, comune nella città metropolitana di Torino, ha tutte le carte in regole per colmare quel vuoto. Non è un caso, infatti, che in tanti lo paragonino a Claudio Marchisio, anche lui cresciuto nel settore giovanile della Juventus e capace di garantire qualità e dinamismo alla formazione di Allegri. Nonostante il suo idolo, e punto di riferimento assoluto, sia il belga del Manchester City Kevin De Bruyne e lui stesso non abbia nascosto di ispirarsi al compagno di squadra Manuel Locatelli.

Il caso di Miretti, tra l'altro, offre una prova dell'enorme utilità della squadra B, adottata però solo dalla Juventus nel calcio italiano (le altre società hanno rinunciato, considerando troppo alti i costi di gestione, ma chissà che non possano ripensarci in futuro). Sebbene il regista sia ancora in età da Primavera, infatti, ha già potuto assaggiare il calcio dei grandi in questa stagione, grazie alle 26 presenze, condite da 3 gol e 4 assist, collezionate in serie C con la Juventus Under 23. Così da abituarsi al calcio degli adulti, meno protetto di quello del mondo delle giovanili, e arrivare con più consapevolezza all'appuntamento con il debutto in prima squadra. 

 

Dove è probabile che ci resti per tanti anni ancora: l'attuale contratto scade nel 2026, ma è certo che la dirigenza stia lavorando per blindarlo ulteriormente, magari con un adeguamento. Così da continuare quella storia d'amore iniziata ai tempi dei pulcini (dove segnò la bellezza di 177 gol), quando il piccolo Miretti scelse la Juventus, sua squadra del cuore. Prima di pensare al futuro, però, meglio concentrarsi sul presente e, in particolare, sull'esame di maturità al liceo sportivo che dovrà sostenere tra qualche settimana. Supererà anche quella sfida, a testa alta e petto in fuori, come fosse in un campo di calcio di serie A.

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