Disastro-Radu e suicidio-Inter: clamoroso, vince il Bologna (e il Milan vede lo scudetto)
L'asterisco non c'è più, ma il tanto atteso sorpasso non c'è stato. L'Inter frana a Bologna, perde il recupero che l'avrebbe potuta spedire in paradiso e continua a guardare dal basso verso l'alto il Milan, che adesso ha nuovamente il destino di un folle campionato in mano. I nerazzurri illudono e si illudono con Perisic, che stappa il match all'inizio, ma quella che doveva essere una serata di gloria per i ragazzi di Inzaghi si trasforma in una notte da incubo, che potrebbe costare lo scudetto. Il colpo di testa di Arnautovic inguaia gli ospiti, che si perdono dopo una buona prima mezz'ora di gara e nella ripresa incassano addirittura il gol beffa di Sansone, che approfitta di un pasticcio in disimpegno di Radu e regala un sorriso alla sua squadra, che dopo aver fermato Juve e Milan sorprende anche l'Inter, ma soprattutto al Diavolo. Che, a quattro gare dalla fine, può permettersi anche un pareggio e laurearsi ugualmente campione d'Italia. Ma in questo campionato, e il risultato del 'Dall'Ara' lo conferma, fare calcoli e pronostici è esercizio assai pericoloso.
Simone Inzaghi perde in extremis Handanovic (per un problema all'addome) che sostituisce con Radu, al debutto in campionato in una gara chiave della stagione. Ancora out Bastoni, rimpiazzato da Dimarco., davanti Correa vince il ballottaggio con Dzeko accanto a Lautaro Martinez. Il resto della squadra non si tocca, in particolare gli esterni, l'oro dell'Inter in questo momento. Non a caso è un bolide di Perisic a spianare la strada agli ospiti dopo tre giri di lancette. Galvanizzata dal vantaggio lampo, l'Inter gioca e si diverte. Dimarco calcia forte ma centrale, sulla ribattuta Lautaro spara alto. Il 'Toro' ci prova anche al 18' dopo una bella azione corale, ma la mira è imprecisa. Gli emiliani non riescono ad argirare lo strapotere nerazzurro, ma alla prima occasione a sorpresa trovano il pareggio: cross di Barrow dalla tre quarti, Arnautovic vola in cielo sovrastando Dimarco e la gara è di nuovo in equilibrio.
L'Inter si riscopre fragile dopo aver incassato l'1-1, la fluidità della prima mezz'ora è un ricordo lontano, le gambe e la testa non viaggiano più con la stessa leggerezza di inizio gara. Le occasioni arrivano ugualmente – in particolare il colpo di testa di Dumfries su invito di Perisic e un salvataggio sulla linea di Theate – ma Brozovic e compagni non mostrano la stessa spavalderia di prima. Nella ripresa Dimarco è il più frizzante ma le sue conclusioni non creano apprensioni a Skorupski. Inzaghi tenta di cambiare marcia inserendo Sanchez al posto di Barella, con il passaggio al 3-4-3. La pressione aumenta, i felsinei si difendono con ordine – il rientrante Medel guida con sapienza il pacchetto di mischia – e pungono anche di tanto in tanto, anche se Barrow spara alle stelle una buona opportunità. Nel finale la sensazione è che l'Inter possa segnare ma, come nel primo tempo, è il Bologna a fare lo scherzetto ai nerazzurri. Radu a dieci minuti dal gong sbaglia un controllo elementare e regala a Sansone il più facile dei gol. Il campionato è di nuovo nelle mani e nei piedi del Milan.