Gigi Buffon punta il dito su Roberto Mancini: "Se perdi contro la Macedonia del Nord..."
Una colonna della Nazione. Non si può dire altro per Gigi Buffon, che con l’Italia è primatista di presenze (176) e sogna il ritorno all’età di 44 anni: "Se l'Italia fosse andata ai Mondiali non credo sarei stato convocato — ha detto il portiere ex Juve in un’intervista a La Stampa — La meritocrazia è dalla mia parte, ma ci sono altri discorsi cui dare precedenza e rispetto: considerate le scelte degli ultimi anni, giusto così". Per l’estremo difensore del Parma, noi italiani “caratterialmente siamo unici e nelle difficoltà sappiamo andare fuori giri, quando c'è calma ci mancano spavalderia e qualità — ha aggiunto — Mancini? Artefice del rinascimento con l’Europa, ma qualche responsabilità ce l'ha. Se perdi col Portogallo ai rigori è un conto, essendo usciti con la Macedonia del Nord significa che sarà più difficile ripartire".
Da Donnarumma alla Juve - Poi Gigi parla di Gianluigi Donnarumma, autore di un mese di marzo non felicissimo: "Dopo momenti così non ti concedono più sbavature, ma con la sua bravura non avrà altri impicci”. Poi fa un nome per la ripartenza azzurra: "Tonali. Mi ha colpito la sua crescita”. Mentre sulla lotta Serie A “rivedo l'Inter favorita: ha avuto passaggi a vuoto ma si è rilanciata vincendo a Torino". Impossibile, quindi, non parlare della sua grande ex: "Se la Juve avesse vinto contro i nerazzurri di Inzaghi, sarebbe lì a lottare per lo Scudetto, ma questo è il campionato dei rimpianti — ha aggiunto il portiere — Allegri? Il campo dice che il gruppo sta migliorando".
Buffon su Dybala: “Juve corretta con lui” - Infine, una parola su Paulo Dybala, che a fine stagione dirà addio a Madama: "Non me l'aspettavo ma il club è stato onesto e diretto, Paulo non è funzionale al progetto: mica dicono che lo ritengono scarso — ha concluso Buffon — Troverà altrove l’opportunità di fare grandi cose ma non vorrà dire che la Juve ha sbagliato".