Morto Freddy Rincon, fatale lo schianto in auto. Napoli, un anno drammatico: si allunga la lista dei lutti
L’incidente stradale, la corsa in ospedale e l’intervengo per ridurre l’ematoma cranico generatosi nell’urto, lo scorso lunedì. Purtroppo non ce l’ha fatta Freddy Rincon: l'ex centrocampista di Napoli e Real Madrid, oltre a essere stato capitano della Colombia negli Anni 90, è morto a 55 anni per le conseguenze dello schianto avvenuto a Cali, in Colombia. Rincon era stato ricoverato nella clinica “Imbanaco Grupo Quironsalud” in condizioni critiche, dopo una violenta collisione tra un autobus e il furgone su cui viaggiava. Un eroe nazionale dei “Cafeteros”, che con le sue gesta aveva fatto innamorare un Paese intero, insieme a René Higuita (il portiere famoso per il suo “scorpione” sulla linea di porta), Tino Asprilla, e Carlos Valderrama.
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Segno nel finale contro la Germania a Italia ‘90
Rincon in carriera era chiamato “Il Colosso”, per via del fisico scultoreo” e il lungo passo che aveva in campo. In Nazionale aveva giocato tre Mondiali: Italia 1990 (segnò contro la Germania al 90esimo), Usa 1994 e Francia 1998. Per un totale di 84 presenze e 17 reti con i “Cafeteros”; giocando in carriera in mezzo al campo, mezzala d’attacco, ma anche tornante e persino regista avanzato. Qualche volta fece persino la seconda punta. In 18 anni da calciatore, oltre a Real Madrid e Napoli, Freddy aveva giocato in Brasile (Palmeiras, Santos, Cruzeiro e Corinthians, ultima squadra prima di tentare senza tanta fortuna la carriera di allenatore).
Il cordoglio del Napoli
Lo stesso Napoli lo ha ricordato con un tweet sul proprio profilo social: “La SSC Napoli — si legge — si unisce al dolore della famiglia Rincon per la scomparsa del caro Freddy, calciatore azzurro nella stagione 94/95”. Non una stagione fortunata per i partenopei, allenati prima da Vincenzo Guarini e poi dal brasiliano Cané, con Vujadin Boškov nel ruolo di direttore tecnico: settimo posto in A, ottavi e quarti nelle Coppe Uefa e Italia.
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