Chelsea, la bomba di Stephen Pagliuca: "Vogliamo comprarlo", terremoto europeo
Il 19 febbraio aveva fatto il suo ingresso nell’Atalanta assieme ad altri investitori, assicurandosi dalla famiglia Percassi il 55% delle azioni della Dea Srl (che deteneva l'86% del club). Ora Stephen Pagliuca, presidente di Bain Capitan e copresidente del club bergamasco, fa sul serio anche per assicurarsi il Chelsea. Lo storico proprietario dei Blues, Roman Abramovich, vuole vendere il club dopo le polemiche scattate per l’invasione della Russia in Ucraina, e quella di Pagliuca è una delle quattro cordate che sono rimaste in corsa per acquistare il Chelsea.
Il comunicato di Pagliuca: “Facciamo sul serio per il Chelsea”
La volontà di prendersi il club inglese, lo statunitense l’ha annunciata con un comunicato: “Nel corso della mia vita e della mia carriera, il mio credo è sempre stato quello di operare in silenzio, con integrità, e lasciare che le mie azioni e i miei risultati parlassero ad alta voce — è scritto — Tuttavia, è imperativo chiarire e rassicurare i tifosi sulla nostra offerta e sugli impegni, per sottolineare quanto seriamente prendiamo la nostra potenziale responsabilità nei confronti del Chelsea”. E ancora: “Il nostro primo obiettivo è quello di fare investimenti strategici per continuare a competere per campionati e trofei — ha aggiunto — Supporteremo i nostri giocatori e manager per assicurarci che il Chelsea sia abitualmente vincitore e contendente al titolo, sia in Premier League, Champions League o Women’s Super League”.
La prestigiosa cordata che supporta Pagliuca
Così conclude la nota: “Continueremo a investire nel settore giovanile per sviluppare le stelle del futuro, e non saremmo qui se non avessimo una visione eccitante e inclusiva per il Chelsea”. Insomma, è solo una questione di tempo per capire cosa ne sarà della trattativa. Pagliuca, anche azionista dei Boston Celtics, storica franchigia di Nba, è a capo di un consorzio di cui fanno parte anche: Larry Tanenbaum, presidente della Nba; John Burbank, fondatore dell’hedge fund di San Francisco Passport Capital; ed Eduardo Saverin, co-fondatore di Facebook. Tra i sostenitori c’è infine Bob Iger, ex presidente di Walt Disney.