Serie A, i gol di Barella e Dzeko stendono il Verona: per lo scudetto l'Inter c'è
L'Inter conquista una vittoria fondamentale in ottica scudetto: un secco 2-0 al Verona, maturato nel primo tempo con i gol di Barella e Dzeko, permette ai nerazzurri di raggiungere quota 66, un punto dietro il Milan e a pari punti con il Napoli, e soprattutto con le stesse partite disputate, 31. Partenopei e rossoneri devono infatti ancora giocare in questo turno, mentre l'Inter ha il recupero con il Bologna, programmato il 27 aprile.
Inzaghi deve fare a meno dello squalificato Lautaro e affianca Correa a Dzeko in avanti. Il Verona risponde con Caprari e Simeone. I nerazzurri hanno bisogno dei tre punti per continuare a coltivare il sogno scudetto, diventato quanto mai realizzabile dopo le ultime battute d'arresto del Milan e la vittoria in casa Juve. I padroni di casa partono subito in avanti e al 3' Dimarco, preferito in avvio a Bastoni, arriva al tiro che viene deviato in angolo da un difensore. Al 5' Correa su una ripartenza conquista una buona punizione dal limite, ma il destro di Calhanoglu si infrange sulla barriera. L'Inter spinge, il Verona si difende e prova qualche timida ripartenza. All'11' arriva al tiro Dzeko, murato da Ceccherini. Al 17' miracolo di Montipò su tiro di Perisic dal limite, ma il gioco in realtà era fermo per un fuorigioco. Il portiere dell'Hellas però non si fa prendere di sorpresa, mentre l'Inter aumenta ancora il ritmo. Al 22' gli scaligeri devono cedere a una grande azione dei padroni di casa: all'ottimo cross di Perisic, risponde Barella con un tiro spettacolare da posizione difficile che porta in vantaggio l'Inter facendo esplodere di entusiasmo San Siro. Al 25' Montipò si oppone ancora da campione a un tiro ravvicinato di Correa. Tre minuti dopo stesso copione al termine di un'azione solitaria di Dzeko: il portiere è attento sul tiro del bosniaco. Passano pochi secondi e Dzeko segna il raddoppio al 29': su corner Perisic prolunga di testa e la punta raccoglie nell'area piccola e insacca. Il Verona è in balia dei nerazzurri. L'Inter però si rilassa e lascia una grande occasione a Simeone: al tiro dell'attaccante veronese si oppone bene Handanovic, chiudendo lo specchio su un tocco insidioso. È un episodio: gli uomini di Inzaghi riprendono in mano il pallino del gioco e chiudono gli ospiti nella loro metà campo fino all'intervallo.
Nella ripresa Inzaghi inserisce D'Ambrosio al 1' al posto di De Vrij, per un affaticamento alla coscia sinistra dell'olandese, ma il copione non cambia: già al 48' occasione per Dumfries, il suo tiro però da posizione defilata finisce sull'esterno della rete. Con il passare dei minuti l'Hellas comincia a far girare di più la palla e tenta qualche sortita in avanti, sempre alla ricerca di Simeone che con un colpo dei suoi potrebbe riaprire la partita. Al 53' è però Ceccherini ad avere sul sinistro l'occasione d'oro: colpisce con il collo esterno e spara alto da buona posizione, graziando l'Inter. I nerazzurri si sono abbassati, hanno rallentato un ritmo che comunque nel primo tempo era stato infernale e sarebbe stato difficile da mantenere, e l'Hellas prende coraggio. Inzaghi tenta allora una carta diversa: inserisce Gosens al posto di Correa. Perisic si sposta più avanti a supporto di Dzeko, ma al 60' è Simeone ad arrivare al tiro, bloccato in due tempi da Handanovic. Tudor intuisce che è il momento decisivo della partita e inserisce Lasagna al fianco di Caprari e Simeone. Proprio Lasagna al 61' tira da fuori e sfiora la traversa. I nerazzurri non ci stanno e ricominciano a fare la partita e ad affondare soprattutto con Perisic e Dzeko. Al 68' è Calhanoglu a sfiorare il palo con un missile dalla distanza. Al 72' un tiro a botta sicura di D'Ambrosio viene deviato sul palo ancora da un grande intervento di Montipò. Al 77' potrebbe chiuderla Dzeko: il suo colpo di testa da pochi passi finisce però alto sopra la traversa. Il Verona prova ad alzare la pressione e arriva al tiro al 80' con Lasagna di testa: Handanovic blocca in presa, e sulla ripartenza è Calhanoglu a provarci, bloccato dalla difesa scaligera. Negli ultimi minuti i padroni di casa si limitano a controllare un Hellas ormai sfiduciato fino al fischio finale, che porta a Inzaghi tre punti d'oro per la corsa scudetto. Ora sono i nerazzurri quelli a caccia, e le prede non possono dormire sonni tranquilli.