Italia fuori dal Mondiale, Roberto Mancini in stato confusionale: "Giocatori bravissimi, non lo meritavamo"
L'Italia è sotto choc: fuori dal mondiale, per la seconda volta consecutiva. L'incubo si materializza a Palermo: vince la Macedonia del Nord la semifinale del torneino per accedere al torneo. Decisivo un gol al 92esimo della squadra 67esima nel ranking Fifa: tiro preciso da fuori, mezza dormita di Gigio Donnarumma, mondiale addio. Una partita in cui gli azzurri hanno creato tanto e trasformato zero, con Ciro Immobile e Berardi che si sono divorati occasioni clamorose.
E ora, sul banco degli imputati, ovviamente ci finisce il Ct, Roberto Mancini, che dal sogno di Euro 2020, il trionfo azzurro, è passato al peggiore degli incubi, a una sciagura sportiva senza precedenti. O meglio, di precedenti ce ne sono due: Corea del Nord e Giampiero Ventura con la Svezia, le altre due volte in cui siamo rimasti fuori dai mondiali. Ma non era mai accaduto di restare fuori due volte di fila. E alla luce della disgrazia, suonano come storti, stonati, fuori luogo i continui proclami del Mancio: "Andremo ai mondiali e li vinceremo", ha ripetuto in più di una occasione.
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"Nel luglio scorso ho vissuto all'Europeo la gioia più bella della mia carriera. Ora ho vissuto la delusione più grande. Il calcio è questo, a volte succedono cose incredibili. Mi riesce difficile analizzare la partita, non conosco nemmeno lo score. La vittoria all'Europeo è stata strameritata e poi la fortuna che ci aveva accompagnato, si è trasformata in totale sfortuna, ma quando si perde e si va fuori si deve anche soffrire. Non so cosa dire", ha premesso Mancini nel post-partita.
E ancora: "Forse non dovevamo arrivare fino a questo punto. Ci sono state due situazioni che normalmente non accadono, ne bastava una. Subire il gol al 90' sembra fatto apposta. Questa è una squadra con bravi giocatori, mi dispiace molto per loro. A livello umano posso dire che voglio più bene ai ragazzi che a luglio. Il mio futuro? Non lo so, ora la delusione è troppo grande. Prima bisogna far passare un po' di tempo ma la squadra ha giocatori bravi e ha un grande futuro", afferma. Attesa per la decisione nei prossimi giorni, o ore: il Ct si dimetterà? O continuerà la sua esperienza in azzurro? Per certo, Gabriele Gravina ha rimarcato che il Ct "ha un impegno con la Nazionale". Fosse per il presidente federale, insomma, si va avanti insieme.
A tal proposito, Mancini afferma: "Ringrazio il presidente Gravina della fiducia, ma ripeto: è difficile parlarne ora. I prossimi giorni saranno duri. I ragazzi non meritavano di stare fuori dal Mondiale. Quando uno perde deve subire e stare in silenzio. Ora si torna a Coverciano, ci si allena e si va in Turchia per giocare". Settimana prossima, infatti, l'amichevole con l'altra esclusa dai mondiali, battuta ed eliminata dal Portogallo.
E ancora, il Ct sulla partita con la Macedonia del Nord: "Cosa si può dire di una partita dove abbiamo tirato 40 volte? Abbiamo subito il gol alla fine e non sappiamo neanche perché. Non sappiamo nemmeno perché siamo arrivati fino a qui. Abbiamo vinto un Europeo e siamo rimasti imbattuti per due anni e mezzo per cui io una cosa la so: i nostri giocatori sono bravissimi. Quindi non è colpa loro o del presidente: il primo responsabile sono io. Quando si perde il primo responsabile è l'allenatore". Tutto vero. Però, al netto dei 40 tiri, "cosa si può dire" a una squadra battuta dalla Macedonia e fuori dai mondiali sembra una frase profondamente sbagliata. C'è tanto, molto, da dire.