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Serie A, straordinario Osimhen. Il Napoli vince 2-1 a Verona e resta a meno 3 dal Milan

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Il Napoli vince una partita fondamentale a Verona imponendosi per 2-1 e restando in scia al Milan capolista. A decidere la delicata sfida del 'Bentegodi' è Victor Osimhen che trascina gli azzurri con una doppietta al 14' e al 71'; non basta ai padroni di casa la rete di Faraoni al 77'. Scaligeri che terminano in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Ceccherini. Gli azzurri scavalcano momentaneamente l'Inter (in campo stasera con il Torino) e si portano al 2° posto con 60 punti, tre in meno del Milan capolista. I gialloblù restano fermi a quota 41 in nona piazza.

 

I padroni di casa partono forte sospinti dal clima rovente del Bentegodi ma a sbloccare il punteggio è la squadra di Spalletti poco prima del quarto d'ora: Politano imperversa sulla destra e serve un gran pallone a Osimhen, che s'arrampica sul primo palo e timbra l'uno a zero con un colpo di tesa imperioso, sovrastando Sutalo. Di lì in poi monta l'onda azzurra: Fabian Ruiz sfugge sistematicamente al radar della difesa dei veneti, e lo spagnolo accarezza per ben tre volte il raddoppio, con altrettante conclusioni a giro. Dal canto suo Tudor vede acuirsi l'emergenza sugli esterni: l'infortunio di Depaoli, sostituito da Bessa, provoca il dirottamento a sinistra del tuttofare Tameze.

 

Nelle prime fasi della ripresa non si gioca, complici gli infortuni in rapida successione di Ospina e Osimhen: per entrambi, dopo l'apprensione iniziale, l'allarme rientra in breve tempo. È proprio il nigeriano a timbrare il raddoppio dei campani al 26': Di Lorenzo va in fuga sulla destra e appoggia a rimorchio per il nove, implacabile nella battuta a rete a centro area. Il Verona però riaccende una scintilla con una gran giocata corale. Caprari innesca con il tacco Tameze, che alza un lob telecomandato all'indirizzo di Faraoni: terzo tempo perfetto del cinque gialloblù, che dimezza le distanze con un colpo di testa. L'illusione veneta dura però poco: il ruggito del Bentegodi viene smorzato dalla grave leggerezza di Ceccherini, che con un fallo di mano più che evitabile rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica. La traversa colpita nel finale da Mario Rui è l'ultimo sussulto di un match che premia gli azzurri con tre punti fondamentale per credere nelle rimonta scudetto. 

 

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