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Andrea Agnelli "più bugiardo di Vladimir Putin": dai vertici Uefa un massacro per il presidente

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Andrea Agnelli, Joan Laporta e Florentino Perez non si arrendono, e vogliono la SuperLega nonostante la prima caduta del progetto, tra i rischi di sanzioni (e di esclusioni), che la Uefa ha minacciato nei confronti di Juve, Real Madrid e Barcellona. Al primo tentativo, qualche mese fa, il piano non si è realizzato per l’uscita immediata di altre sei squadre, tra le quali Milan, dell'Inter e Atletico Madrid. Mentre Psg, Bayern, Borussia Dortmund e Porto avevano preventivamente evitato di aderire. Giovedì a Londra, intanto, Agnelli ha parlato del tema al congresso sportivo-economico organizzato dal Financial Times, trovando le dure risposte sia del presidente della Liga, Javier Tebas, che di quello dell’Uefa, Aleksander Ceferin. 

 

 

Tebas: “Mentono più di Putin”
"I club della SuperLega mentono più di Putin". Così è iniziato il durissimo attacco di Tebas nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona durante il suo intervento all’evento londinese. "Noi delle leghe nazionali dovremmo essere degli idioti, visto che siamo tutti contrari alla SuperLega – ha aggiunto il presidente della Liga, aumentando i toni dello scontro – Mi sento umiliato all’idea di far rivivere questo progetto". E ancora: "Se Agnelli non spiegherà oggi il nuovo progetto, significa che mentirà – ha concluso Tebas, incalzando le società che non hanno mai smesso di lavorare a fari spenti all'iniziativa – Con Barcellona e Real Madrid si è incontrato a casa sua. Ora stanno dicendo che non vogliono posti fissi, creano un danno enorme al calcio". 

 

 

Ceferin: “Hanno usato la pandemia, ora la guerra”
Oltre a Tebas, ha preso la parola anche Ceferin, che ha proseguito nell’affondo a Juve, Real Madrid e Barcellona: “Credono che i club delle leghe nazionali siano sciocchi. Tutto questo è un insulto – ha tuonato il presidente dell’Uefa – I club sono liberi di creare un loro torneo, ma non si aspettino di giocare anche in quelli organizzati dall'Uefa. Hanno usato una pandemia, ora usano una guerra".

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