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Lazio-Napoli, Fabian Ruiz piega i biancocelesti all'ultimo secondo. Gli azzurri agganciano il Milan in vetta

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Operazione aggancio riuscita. All'ultimo assalto il Napoli, tutto cuore, grinta e coraggio, supera all'Olimopico la Lazio per 2-1 con una rete capolavoro di Fabian Ruiz a tempo scaduto e si porta in testa al campionato raggiungendo in vetta il Milan a 57 punti. I passi falsi compiti venerdì dalle due milanesi imponevano ai patrenopei di non fallire la grande chance per respirare l'aria frizzante di prima della classe e cullare sogni pieni di ambizione. E la squadra di Spalletti non ha fallito l'esame grazie ad una prova vinta prima con la qualità dei suoi attaccanti e poi con i nervi. Alla rete splendida di Insigne al 62' (cui è stato annullato pochi minuti dopo un gol per fuoriogico) ha risposto a due minuti dai tempi regolamentari Pedro con una sinistro teso da fuori area sul quale Ospina nulla ha potuto. Il gol poteva tagliare le gambe ma il Napoli ha trovato la forza di non mollare e insistere trovando la rete con il 25enne centrocampiosta spagnolo. Un gol che potrebbe diventare lo spartiacque dell'intero campionato. Per la lazio un ko che frena la corsa alla zona che vale un posto in Europa. I biancocelesti infatti si trovano ora al settimo posto, subendo il soprasso della Roma. La vittoria del Napoli è doppiamente pesante anche perchè all'Olimpico, nelle ultime 14 gare, solo il Bayern Monaco e la Juventus erano riuscite ad uscire vincitrici. 

 

 

 

Sarri sceglie Felipe Anderson come titolare e non Pedro, partito dal primo minut nelal gara di andata. Marusic posizionato a destra. Spalletti schiera Insigne e Politano nel tridente completatato da Osimhen. Subito pericolosa la squadra di casa con Luis Alberto il quale piazzato di destro da dentro l'area finisce di poco alto. Pericolosi anche Immobile (tentativo di volée in area che con un destro da fuori) e di Milinkovic-Savic che sferra un mancino parato da Ospina. Il Napoli dopo l'arrembante inizio biancoceleste prende le misure e si fa vedere prima con Osimhen con un diagonale e poi con Zielinski. Insigne appare ispirato e si rende protagonista con un paio di azioni pericolose. Il primo tempo si chiude con una percussione di Milinkovic-Savic sulla sinistra dell'area e conclude con un mancino da posizione ravvicinata che Ospina riesce a bloccare in due tempi. 

 

 

 

Il match è in pieno equilibrio e i due tecnici in avvio decidono di non operare nessun cambio. La Lazio sembra avere più soluzioni a cnetrocampo, gioca in vecloictà ma il napoli ha alzato il barivfentro aumentando la pericloosita. A fare coì la prima mossa è Spalletti che cambia uno spento Zielinski con Elmas. E dopo una manciata di minuti proprio sui un assist del centrocampsta macedione va in vantaggio con un gioiello di Insigne protagonista di un tiro di destro da fuori area con palla indirizzata nell'angolino in basso a destra. La Lazio si sfilaccia, ha poco profondità, inizia a commettere errori in fase di costruzione e gira la palla con meno qualità. Sarri davanti cambia Felipe Anderson con Pedro ma i biancocelesti per pungere devono alzare il ritmo dei passaggi. Il Napoli appare in controllo e al 68' va al raddoppio ancora con Insigne che respinge in rete su conclusione di Osimhen respinta da Ospina ma la rete è viziata da un evidente fuorigioco. E' un altro segnale di pericoloso, Sarri si sbraccia, chiede alla sua sqaudra di non arretrare, di avere coraggio per proporsi e agire con ordine e in velocità. Il Napoli sostituisce Demme per Lobotka e Politano per Ounas, i biancocelesti rispondono con Acerbi per Patric e Basic per Lucas Leiva. Immobile non riesce ad incidere e si innervosisce, Pedro appare il più vivace e dopo aver impegnato Ospina con un sinistro da fuori area trova la rete capolavoro con un alto violento sinistro che si infila nell'amgolino basso a sinistra. Il Napoli però non si abbatte, non demorde e all'ultimo secondo dell'ultimo minuto di recupero si conquista il successo con un altro gol capolavoro, questa volta firmato da Fabian Ruiz che, su assist di Insigne, con un sinistro potente da 20 metri infila il pallone nell'angolino basso. Il Napoli sogna, la Lazio si lecca le ferite.

 

 

 

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