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Juventus, "Pjanic-Arthur? Cosa non torna sull'affare": plusvalenze, voci dalla procura. Altri guai?

Lorenzo Pastuglia
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Diverse società coinvolte, in totale 60 tra dirigenti, amministratori delegati e calciatori. Tutti i soggetti sono al centro dell’indagine della Procura federale sulle plusvalenze gonfiate. Oltre 11 i club coinvolti nella pratica di scambio di calciatori a cifre che hanno spinto la Covisoc prima e poi il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ad approfondire. Anche se l’indagine non ha lo stesso peso per tutti, tanto che ad alcune squadre è stata notificata la chiusura della indagini. Delle 62 operazioni di mercato "segnalate" dalla Covisoc alla Procura, scrive La Repubblica, sono state escluse alcune delle 42 che vedevano protagonista la Juventus: come il tanto chiacchierato affare Pjanic-Arthur col Barcellona (scambiati per 60 milioni più un conguaglio di quasi 12 in favore del Barça) e Cancelo-Danilo con il Manchester City (dove invece è stata la Juve a garantirsi un incasso di quasi 28 milioni).

 

 

 

 

Juve “attenzionata”, Napoli, Genoa, Samp, Empoli in A - I bianconeri restano comunque parte attiva con più della meta dei trasferimenti “attenzionati”. Discorso che vale anche per il Napoli, per la supervalutazione dei ragazzi delle giovanili e un terzo portiere inseriti nell'affare Osimhen per un totale di 20 milioni. Ma c’è anche Genoa (gli affari Rovella, Portanova e Petrelli con la Juve), la Samp, l'Empoli, il Parma, il Pescara, il Pisa, la Pro Vercelli, il Chievo (scomparso) e il Novara, che svolge solo attività giovanile. La novità, scrive ancora La Repubblica sul proprio giornale oggi, è che l'indagine toccherà anche dei calciatori. Soprattutto se la Procura riterrà abbiano avuto un ruolo nell'accettare valutazioni fuori mercato per trarne un vantaggio economico. Tutti i coinvolti potranno chiedere di essere ascoltati, anche dirigenti e società. E le audizioni produrranno una inevitabile "scrematura": qualcuno se la caverà col non luogo a procedere. Altri si vedranno recapitare un deferimento, il "rinvio a giudizio" della giustizia sportiva.

 

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