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Novak Djokovic, "non sono un esperto. Ma...". Tamponi, ci prova ancora: ci ha preso per fessi?

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Il giorno precedente alla vittoria di lunedì contro Lorenzo Musetti a Dubai, che ha coinciso con il ritorno in campo dopo 93 lunghi giorni di assenza (e nel mezzo gli Australian Open saltati), Novak Djokovic ha parlato nella sua conferenza stampa pre-inizio di torneo. E, incalzato dai giornalisti, ha parlato anche della punta del rossonera Zlatan Ibrahimovic: "Siamo in contatto, ci sentiamo abbastanza regolarmente — ha rivelato — Ci conosciamo da oltre 15 anni e io sono un suo grande fan. Parliamo la stessa lingua e questo ci fa sentire ancora più vicini. Ci siamo messaggiati riguardo a ciò che è successo in Australia e lui ha espresso supporto nei miei confronti, anche pubblicamente, cosa che ho apprezzato molto”. Per poi aggiungere: “Spero che possa tornare presto in campo, sono un tifoso del Milan e mi auguro che possa vincere lo Scudetto quest’anno".

 

 

 

Durante la conferenza, Nole è tornato a parlare anche della questione riguardante la validità del suo test Covid, messa in dubbio prima da Der Spiegel e poi la Bbc, dopo quanto accaduto agli scorsi Australian Open: "Ho visto che i media hanno speculato sulla validità dei test. — ha detto il serbo —. Quello che posso dire ora è quello che ho detto anche alla Bbc, cioè che io non sono un esperto. Ho fatto negli ultimi due anni, come probabilmente chiunque altro nel tour, tanti test pcr e tanti test antigenici rapidi”. E ancora: “Non sono in grado di capire come vengono elaborati e registrati questi test. Sono contento che l’Istituto per la salute pubblica in Serbia abbia convalidato quei test. Questo è tutto ciò che posso dire, davvero. Non sono nella posizione per entrare più nel dettaglio”.

 

 

Comunque vada, a Djokovic potrebbe non bastare la vittoria a Dubai per conservare la prima posizione del ranking. Il serbo, infatti, è legato ai risultati di Daniil Medvedev, impegnato nell’Atp 500 di Acapulco per i Mexican Open. Perché tale possibilità si avveri, deve avverarsi una delle sei combinazioni possibili: se il russo vince in Messico a prescindere dai risultati di Novak; se arriva almeno in finale ad Acapulco, ma Djokovic non vince a Dubai; se si ferma in semifinale e il suo rivale non approda in finale a Dubai; se Nole viene eliminato prima delle semifinali e Medvedev arriva ai quarti. Le ultime due possibilità vedono Medvedev celebrare la prima posizione se approda al secondo turno e Djokovic esce prima delle semifinali; o se il numero due perde al primo turno e il suo rivale serbo non arriva nemmeno ai quarti di finale.

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