Atalanta, l'oro di Percassi: pagata 14 e venduta a 500, i dettagli dell'affare a stelle e strisce

di Daniele Dell'Orcodomenica 20 febbraio 2022
Atalanta, l'oro di Percassi: pagata 14 e venduta a 500, i dettagli dell'affare a stelle e strisce
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Una volta in serie A c'erano le sette sorelle: top club pieni di talento e appeal che si contendevano quasi ad armi pari la testa della classifica. Erano gli anni d'oro del nostro calcio a cavallo del Duemila. Ora, vent' anni dopo, di sette sorelle ce ne sono di nuove: le squadre a stelle e strisce. Dopo Milan, Fiorentina, Roma, Venezia, Spezia e Genoa anche l'Atalanta diventa americana e viene acquisita ufficialmente per il 55% da un gruppo di investitori USA capitanati dall'imprenditore, Managing Partner e Co-owner dei Boston Celtics (una delle principali squadre di basket NBA) Stephen Pagliuca. La famiglia Percassi, da par suo, manterrà il 45% delle quote azionarie del club che ha trasformato da realtà di provincia a potenza del calcio internazionale. Stephen Pagliuca non è un investitore qualunque, è co-chairman di Bain Capital, uno dei principali fondi di investimento al mondo, con in portafoglio asset per 155 miliardi di dollari e che già nel recente passato aveva tentato l'ingresso nel mondo del calcio nella partita per l'ingresso dei fondi di private equity in serie A.

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Negli ultimi trent' anni Pagliuca ha gestito realtà attive nel mondo della tecnologia, dei media, delle telecomunicazioni e dei servizi finanziari tramite gli investimenti di Bain Capital. Ma, prima ancora, forniva consulenze a molte aziende che fanno parte di Fortune 500 (la lista che classifica le 500 maggiori imprese societarie statunitensi in base al fatturato) su strategie di business e iniziative di crescita. Insomma, uno che ha fiuto. E che deve essersi accorto dello straordinario potenziale della Dea. Un potenziale dal valore 25 volte superiore a quello d'acquisto (14 milioni nel 2010) e che grazie al lavoro gestionale dei Percassi (Antonio e Luca continueranno a ricoprire la carica rispettivamente di presidente e amministratore delegato del club, mentre Stephen Pagliuca verrà nominato co-chairman) e tecnico di Gian Piero Gasperini ora da "miracolo sportivo" potrà consolidare la sua posizione di top club d'Italia.

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Tra i motivi che hanno permesso alla Dea di essere quotata tra i 400 e i 500 milioni, ci sono i capolavori fatti in sede di calciomercato (nell'ultimo decennio gli orobici vantano un +162 milioni), la costruzione di una rosa stabilmente nelle competizioni europee, un vivaio sempre d'élite e soprattutto lo stadio, acquistato nel 2017 dal Comune per 8 milioni e modernizzato con un investimento di circa 40. Il Gewiss Stadium, con altri lavori già in programma, sarà una struttura polivalente provvista di un'area commerciale con negozi, ristoranti e bar in grado di portare a una crescita ulteriore dei ricavi. Ecco, i ricavi. Nel bilancio 2020 la Dea ha alzato il valore della produzione da 188,6 milioni a 242 milioni (merito soprattutto di cessioni e qualificazione in Champions). Insomma, un gioiello per cui dall'America sono pronti a pagare ben volentieri. Ora Percassi potrà utilizzare parte della liquidità per mettere a posto i conti della sua holding da 1 miliardo di euro (Odissea) colpita dalla pandemia, e i tifosi nerazzurri potranno sognare la costruzione di un blasone internazionale perla squadra con conseguenti investimenti sul mercato.