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Novak Djokovic apre la "crisi di governo" in Italia: "Noi qui non lo vogliamo", volano stracci in maggioranza

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Stanno facendo discutere le dichiarazioni che Valentina Vezzali, sottosegretario allo sport, ha rilasciato a Libero su Novak Djokovic. Quest’ultimo potrebbe giocare gli Internazionali di Roma pur non essendo vaccinato dato che il tennis “è uno sport all’aperto e non è previsto il green pass rafforzato”. Quindi se il serbo vorrà venire a giocare in Italia potrà farlo, anche se senza la certificazione verde non potrebbe accedere ad alberghi e ristoranti.

 

 

Le dichiarazioni della sottosegretaria Vezzali hanno aperto una discussione all’interno dell’esecutivo presieduto da Mario Draghi. Intervenuto ai microfoni di Radio 24, Andrea Costa - sottosegretario alla Salute - non ha nascosto un certo scetticismo riguardo alla posizione della collega sul tennista serbo: “Credo che quanto accaduto nella vicenda Djokovic, in Australia, sia stato assolutamente corretto. Le regole vanno rispettate, finché ci sono, anche quando non si condividono”.

 

 

Il braccio destro del ministro Roberto Speranza ha però equivocato le dichiarazioni della sottosegretaria Vezzali, che non ha parlato di deroghe: “Io credo che con delle deroghe si finisca per dare dei messaggi sbagliati. Siamo tutti uguali di fronte alle regole e alle norme e chi ha un grande seguito, e può darci una mano in questo senso, a maggior ragione deve dare il buon esempio”. Immediata la replica dei collaboratori della Vezzali: “Le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all'aperto, tra cui il tennis, l'obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l'attuale normativa”.

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