Pechino 2022, Arianna Fontana contro i vertici del pattinaggio: "Non mi sono piegata al sistema, costretta a lasciare l'Italia"
L’argento nello short track a Pechino 2022, non ha fatto solo urlare di gioia Arianna Fontana. Poco dopo il podio, la pattinatrice lombarda ha lanciato frecciate dure contro la Federazione, in particolare verso il presidente della Federghiaccio, Andrea Gios: “Adesso esce la tensione di tutta l’Olimpiade — aveva detto Fontana —. Ho dovuto trattenere molte cose. Nei prossimi giorni avrò modo di buttar fuori tutto quello che ho dentro. Il presidente Gios? Io sono dovuta andarmene dall’Italia (è andata ad allenarsi in Ungheria, ndr) per potere fare quello che ho fatto. Non sono stata alle loro regole e al loro sistema”. Poche ore dopo le parole dell’olimpica, è arrivata pronta la risposta decisa del numero uno della Fisg: “Dal 2006, Arianna ha sempre attaccato la Federazione — ha tuonato — È nel suo carattere ed è anche un aspetto della sua forza.
“L’accusa lanciata da lei che sarebbe stata fatta cadere più volte in allenamento? Inaccettabile — ha aggiunto Gios — ha distrutto il clima della squadra. Sono i maschi che hanno pattinato con lei e che per anni le hanno fatto da sparring partner, di sicuro negli ultimi sei mesi, aiutandola a crescere". L’episodio legato alla Fontana “è successo tre anni fa, siamo stati informati subito, Ippolito Sanfratello (il segretario della Federazione, ndr) ha parlato con i ragazzi — dice ancora il presidente della Federghiaccio — Ma era un episodio di allenamento, che succede molto spesso, nelle simulazioni di gara. Per noi la questione era chiusa. E dopo tre anni Arianna è andata in Ungheria, è tornata e si è allenata negli ultimi sei mesi con questi ragazzi, ma non saluta loro”.
"Giovedì tutta la squadra di short track è stata invitata a mezzogiorno a Casa Italia — ha spiegato Gios — Arianna è andata da sola la sera. Oggi vince chi sa fare squadra, io ho bisogno di leader, non solo di medaglie. Arianna è una campionessa straordinaria ma vorrei che fosse anche una leader". E ancora: ”Questo è l'aspetto che più mi dà fastidio di questa vicenda — ha aggiunto in conferenza stampa da Casa Italia a Yanqing — a metà Olimpiadi non si devono fare dichiarazioni di questo genere. Fuori si deve stare uniti, ma questo vale non solo nello sport ma nella vita". Arianna Fontana “non mi parla e non mi saluta neanche — ha continuato il presidente della Fisg — Un incontro ci sarà sicuramente, non c'è chiusura da parte mia se continuiamo con questo modello. Se lei ha bisogno di andare all'estero saremo i primi a cercare una squadra che la ospiti, poi c'è sempre la possibilità di allenarsi con noi, ma se il nodo della questione è che suo marito diventi allenatore della Nazionale (Anthony Lobello, ex pro, ndr), questo noi non possiamo accettarlo". Per poi concludere: ”Ci sarà modo di parlarsi, non ho nessuna preclusione, Arianna è un patrimonio della nostra Federazione, che non vorrei dilapidare".