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Pechino 2022, Arianna Fontana: "Mi voleva far cadere in allenamento". Coltellate tra azzurri, chi è lui? Il cerchio si stringe

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L’argento nello short track che ci fa urlare di gioia. Ancora Arianna Fontana da Berbenno Valtellina, che supera Stefania Belmondo nel conto dei podi olimpici e diventa pure la donna con più medaglie al collo anche contando le Olimpiadi estive, nelle quali comanda Valentina Vezzali con nove podi. Oro nei 500, argento nella staffetta mista, argento nei 1500, e ci va benissimo così. Ma dopo la gara, la pattinatrice si è tolta qualche sassolino: “Adesso esce la tensione di tutta l’Olimpiade. Ho dovuto trattenere molte cose. Nei prossimi giorni avrò modo di buttar fuori tutto quello che ho dentro — ha detto in un’intervista con La Gazzetta dello Sport —. Chi sa tutto quello che ho dovuto affrontare per essere qua, sa che non è stato facile. Ogni giorno ho dovuto raccogliere tutte le mie energie per potermi allenare. Ma Anthony (Lobello, ex pro e suo marito, non appoggiato mai dalla Federazione, ndr) ha sempre creduto in me”. 

 

Le stilettate lanciate alla Federazione, rapporto insanabile?
Proprio Anthony “mi aveva promesso che sarei arrivata qui e sarei stata in grado di lottare per la medaglia su ogni distanza — ha aggiunto Fontana —. Abbiamo preso ogni decisione per essere pronti a dare tutto, nonostante quello che ci è stato tirato addosso”. Il rapporto con la Federazione, purtroppo, potrebbe essere insanabile: “Dopo l’ultima uscita del presidente Gios…, ha detto che faranno di tutto per avere di nuovo Arianna, ma alle loro regole — ha detto polemicamente la pattinatrice —. Io sono dovuta andarmene dall’Italia per potere fare quello che ho fatto. Non sono stata alle loro regole e al loro sistema. Dopo questo puntino di Gios, non mi pare ci siano buone speranze…". Partecipare ai nostri Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 “sarebbe un sogno, per chiudere dopo Torino (Olimpiadi disputate nel 2006, ndr) il cerchio perfetto. Però io altri quattro anni così non li posso fare. Vedremo se cambierà qualcosa, se ci saranno le basi giuste da cui ripartire".

 

L’atleta che la faceva cadere, la smentita di Confortola
Chi ha ipotizzato un cambio di nazionalità, può stare tranquillo: “Perché io sono molto fiera di essere italiana e di aver vinto per l’Italia — ha aggiunto Fontana alla Rosea —. Se continuerò a gareggiare, lo farò soltanto per l’Italia. Non potrei mai farlo per un altro Paese. Piuttosto mi ritirerei”. Poi quel ricordo del passato, quella vicenda dei compagni che la prendevano di mira in allenamento per farla cadere: “Una storia vecchia. Che poi era uno solo... — ha aggiunto la pattinatrice —. Tutti commettono errori. Io so perdonare, anche se non dimentico”. In una vecchia intervista a La Repubblica, infatti, la lombarda aveva raccontato che “la prima stagione dopo Pyeongchang 2018 c’era un atleta maschio che mi prendeva di mira sul ghiaccio, facendomi cadere. Per questo non era sicuro per me allenarmi in Italia con la squadra e questo è uno dei motivi per cui me ne sono dovuta andare in Ungheria”. Compagno che la Fontana ha ammesso essere presente a Pechino 2022, quasi per certo nella finale a staffetta: la rosa dei nomi insomma si riduce a quattro. Nell’intervista della Gazzetta, ha parlato sull’argomento Yuri Confortola, il veterano del gruppo, fresco di medaglia di bronzo in staffetta: "Mai avuto problemi con Arianna. E non mi piace parlare di cose che non mi riguardano. Io non sono certo stato. Se è successo, io non c’ero". 

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