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Milan, è sorpasso scudetto: lampo Leao e Sampdoria ko, ora si aspetta l'Inter

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Missione compiuta: il Milan approfitta del pareggio tra Napoli e Inter e si riporta al primo posto (anche se i nerazzurri hanno una gara in meno). Rafael Leao decide il lunch match della 25esima giornata: a San Siro piegata 1-0 la Sampdoria. Pioli ritrova Tomori dal primo minuto dopo lo spezzone in Coppa con la Lazio e dirotta Florenzi sulla sinistra per sopperire all’assenza dello squalificato Theo Hernandez. In avanti il tridente Leao-Diaz-Messias agisce a sostegno della punta Giroud. Linea difensiva a 5 per Giampaolo con gli inserimenti di Conti e Magnani. Parte dalla panchina Quagliarella, vicino a Caputo c’è Sensi.

 

La prima frazione non è a ritmi particolarmente elevati e le occasioni da registrare sono poche ma al Milan bastano 8 minuti per passare in vantaggio: Maignan usa il compasso per disegnare un lancio millimetrico di 60 metri per Leao che fulmina Bereszynski nell’uno contro uno e insacca alle spalle di Falcone. L’1-0 rossonero non scuote la Samp, praticamente non pervenuta in attacco fino all’intervallo e tenuta a galla dal suo portiere che nel finale di tempo, con uno splendido intervento a mano aperta, nega a Messias il raddoppio.

 

Ancora l’ex Crotone si fa vedere in avvio di ripresa con un sinistro che non gira abbastanza e finisce di poco a lato. Al 50′ Candreva fa vedere il primo tiro in porta degli ospiti, blocca in due tempi Maignan precedendo di poco la girandola delle sostituzioni. Giampaolo irrobustisce il centrocampo con gli innesti di Ekdal e Vieira, Pioli cambia i tre uomini alle spalle di Giroud: dentro Saelemaekers, Rebic e Kessie, fischiato dal pubblico di San Siro dopo le voci di mercato dei giorni scorsi. E’ a questo punto che la partita decolla e aumentano anche le conclusioni: sul fondo i tentativi di Candreva, Bennacer e Rebic mentre Falcone nega per due volte il gol a Giroud, prima su una bella mezza rovesciata e poi su un colpo di testa dell’attaccante francese. Nel finale la Samp si gioca il tutto per tutto con gli ingressi di Quagliarella e Sabiri che però non sortiscono gli effetti sperati. L’ultima grande chance è ancora per il Milan ed è nuovamente Falcone protagonista sul piazzato di Rebic. Il finale è tutto nell'urlo liberatorio dei tifosi rossoneri sugli spalti.
 

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