Silvio Berlusconi a Monza, gli fanno la domanda e si rompe la vetrata: "Visto cosa succede a..."
"Visto cosa succede quando si parla di Milan?". Silvio Berlusconi show: va allo stadio, assiste al tondo 4-0 del suo Monza contro la Spal e poi scende in sala stampa a rispondere alle domande dei giornalisti. Momenti spiazzanti quando un cronista gli chiede cosa pensi del Milan, la squadra di cui è stato presidente e trionfatore per trent'anni, e all'improvviso un fragore interrompe l'intervista. Una vetrata è andata in frantumi e il Cav, dopo qualche secondo di spaesamento e un po' di timore, risponde a tono con la consueta ironia.
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Per il resto, è il "solito" Berlusconi versione calcistica: presidente, mister, suggeritore, analista tattico e tecnico. Il Monza è in piena zona Playoff in Serie B, l'obiettivo dichiarato fin da quando Berlusconi e Adriano Galliani hanno rilevato la società è far diventare il club brianzolo "una buona squadra di Serie A".
"Il Milan non è male, ma dovrebbero mettere a punto delle strategie d'attacco più concrete che portino al tiro in porta. Vedo un Milan che gioca e che se impostato opportunamente potrà ottenere ottimi risultati", ha proseguito il leader di Forza Italia che poi ha tirato un po' le orecchie all'allenatore del Monza Giovanni Stroppa: "Un’osservazione sola ho da fare a questo Monza. Troppo spesso il portiere passava la palla al difensore, il difensore la dava al mediano, il mediano la ritornava al difensore e si perdeva molto tempo, giocando in casa, nella propria metà campo. Mentre nelle partite di calcio bisogna giocare, com’è logica, per fare gol. Quindi bisogna giocare nella metà campo avversaria. L’input che bisogna dare al nostro portiere è che tutte le volte che ha la palla tiri in avanti nella metà campo avversaria e ai nostri tre attaccanti di spostarsi a destra o al centro o a sinistra dove il portiere cercherà di raggiungerli: tre metri di distanza l’uno dall’altro e nell’80 per cento dei casi la palla rimane giocata nella metà campo avversaria".