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Federica Brignone, classe "Gigante": record a 31 anni, storia di un argento diverso dagli altri

Federica Brignone
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Uno slalom Gigante d'argento. Gigante come lei, Federica Brignone, che ci ha fatto esultare per l'ennesima volta con uno straordinario secondo posto. La milanese è sul podio dopo il bronzo nel 2018 a PyeongChang, chiudendo in 1'55"97: ben 44 centesimi più veloce di Lara Gut-Behrami, arrivata terza con il miglior tempo della seconda manche e la rimonta dall'ottavo posto. L'oro è andato a Sara Hector, regina stagionale della specialità, davanti a tutti in 1'55"69, ma poco importa, perché l'argento della Brignone (a 28 centesimi dalla svedese) sa di maturità per come ha gestito il vantaggio nella seconda manche e profuma di storia: a 31 anni e 208 giorni, infatti, diventa la più "anziana" a vincere una medaglia nel Gigante olimpico. 

Con Federica, lo sci azzurro strappa la 33esima medaglia ai Giochi, la 16esima per le donne. La prima di altre che potrebbero arrivare tra SuperG, Discesa libera e Combinata, perché la polivalenza di Brignone la mette di diritto fra le favorite al podio nei prossimi tre appuntamenti: le piste delle gare veloci sono infatti piuttosto tecniche e il suo "bagaglio" è fra i migliori del lotto; l'interpetazione della neve è stata perfetta; la testa, a medaglia acquisita, è ormai leggera. Lei intanto si gode il trionfo, guarda l'argento al collo e davanti alle telecamere dice: «Ci proverò, ce la metterò tutta». Lo promette a un Paese intero, che sogna di vederla sul podio di nuovo. Per la medaglia nel SuperG potrebbe affrontare una rivale in casa, Sofia Goggia, arrivata nelle scorse ore in Cina e con alle spalle la distorsione al ginocchio rimediata a Cortina il 18 gennaio. La stessa Sofia che sogna il bis nella discesa e il primo successo nel SuperG ai Giochi: il primo arrivato e il secondo sfuggito in Corea del Sud quattro anni fa. 

L'appuntamento è venerdì 11 per il SuperG, martedì 15 perla Discesa, giovedì 17 perla Combinata. Dove ci sarà anche Brignone, che si gode un successo da mostrare con orgoglio in casa insieme agli altri 19 di Coppa del mondo (classifica generale vinta nel 2020, prima azzurra di sempre), che la rendono la sciatrice italiana più vittoriosa di sempre. «Le condizioni erano difficili, la neve veramente strana, ho cercato di sciare nel modo giusto e mi sono concentrata solo su quello», ha detto nel post gara, «se penso a tutta la strada fatta dall'anno scorso a oggi è pazzesco. Sono migliorata, la mia fiducia è cresciuta durante la stagione. Sono arrivata tranquilla e riuscita a godermi la giornata». Tra i complimenti, anche quelli su Twitter del presidente del Coni, Giovanni Malagò, ancora in isolamento per il Covid: «Una Federica strabiliante, eccezionale, una medaglia di grande valore, al di là del colore». 

Meno bene le altre due azzurre in gara: Elena Curtoni è 20esima, Marta Bassino subito out per una caduta a inizio pista. Stessa sorte per la due volte campionessa olimpica e in carica statunitense, Mikaela Shiffrin, vera delusa di giornata.

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