Peng Shuai e le violenze sessuali del ministro cinese: "Mai detto". Retromarcia e ritiro (a 36 anni): cosa non torna
Quelle accuse sul social cinese Weibo erano arrivate con forza lo scorso novembre in tutto il mondo, prima di scomparire per diverso tempo dalle scene. Ora l’ex tennista Peng Shuai le ha definitivamente minimizzate al quotidiano l’Equipe, annullando di fatto il messaggio con le accuse di stupro da parte di un alto dirigente del governo cinese (Zhang Gaoli, l’ex vicepremier cinese, ndr): “Non ho mai detto di essere stata violentata — ha parlato al quotidiano transalpino — e non sono mai sparita dalla circolazione. Semplicemente ho ricevuto moltissimi messaggi cui non ho potuto rispondere. Ma sono sempre rimasta in contatto con amici e familiari. E ho pure parlato con la Wta. Poi però il sistema informatico di comunicazione del loro sito è stato aggiornato a fine anno e in tanti abbiamo avuto difficoltà a connetterci. Ma sono rimasta in contatto con i colleghi. Quindi non so perché si è detto che ero sparita”. Di sicuro, a 36 anni e dopo molti mesi lontana dal circuì, anche a causa degli infortuni, la Shuai si dice pronta a ritirarsi.
“Sono una ragazza normale, a volte serena e a volte triste” - Shuai precisa anche di non aver capito l'impatto internazionale del suo post: “Non guardo molto le informazioni dall'estero, non leggo l’inglese — ha aggiunto l’ex tennista — Ringrazio tutti ma non pensavo che ci sarebbe stata tanta preoccupazione, non capisco tanta inquietudine nei miei confronti”. Il messaggio postato “ha dato vita a un enorme malinteso — ha concluso la cinese — Voglio solo che non se ne deformi più il senso, e che non se ne parli più. Ho cancellato io il messaggio, perché ho voluto così. Sentimenti, sport e politica sono cose ben distinte. E i miei problemi sentimentali non vanno mescolati a sport e politica. Lo sport non può mescolarsi alla politica perché quando accade tradisce lo spirito olimpico, contro la volontà del mondo dello sport e degli sportivi. La mia vita è sempre la stessa. Sono una ragazza normale, a volte serena e contenta, altre triste o stressata e sotto pressione. Sono emozioni normali”.