Marco Pantani e "le due escort". La svolta sulla notte della morte: cos'è successo nel residence di Rimini
Una rivelazione pesantissima: Marco Pantani non era solo quando è morto in quella stanza dell'hotel Le Rose di Rimini, il 14 febbraio 2004: lo sostiene la madre del campione del ciclismo italiano degli anni Novanta, Tonina Belletti, che - secondo quanto riporta la stampa locale - ai carabinieri ha detto di "cercare le due escort che sono salite nella sua stanza la mattina in cui Marco è morto".
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La madre del ciclista di Cesenatico, l'amatissimo Pirata vincitore del Giro d'Italia e del Tour de France 1998 e poi squalificato per doping al Giro 1999 che stava dominando (in circostanze mai del tutto chiarite) ieri pomeriggio - come riferisce il Resto del Carlino - accompagnata dal suo avvocato, Fiorenzo Alessi, è rimasta per tre ore e mezzo nella sede del comando provinciale dei carabinieri di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ha risposto a tutte le domande, fornendo nuovi elementi e ha depositato un'altra memoria.
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È la seconda volta in pochi mesi che la donna viene sentita dagli inquirenti, da quando è stata avviata dalla Procura di Rimini la nuova inchiesta (la terza) sulla morte di Pantani, causata da un mix di cocaina e farmaci antidepressivi. Interpellata dal quotidiano al telefono, poco dopo l'audizione, la madre del Pirata ha detto: "Voglio solo giustizia, per mettermi finalmente il cuore in pace. Vogliamo sapere com'è morto Marco e se c'era qualcuno con lui, come crediamo".