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Dusan Vlahovic alla Juventus? Ecco come è possibile: soldi, un pericolosissimo "gioco di prestigio"

Claudio Savelli
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Contestualmente all'aumento di capitale da 320 milioni versato da Exor lo scorso 27 agosto, la Juventus comunicava che «145 milioni» sarebbero serviti per «coprire il fabbisogno finanziario nei dodici mesi successivi», altri 175 invece per «contribuire al finanziamento delle azioni previste dal piano di sviluppo». In questo piano, il mercato è una delle voci alla quale sarebbe stata destinata «una quota leggermente superiore al 50%» per «rimborsare anticipatamente i finanziamenti a medio termine» e per «la campagna trasferimenti». Tradotto: circa 90 milioni per gli acquisti a disposizione fino al 2024.

Pochi per un periodo così lungo ma sufficienti per Vlahovic e i 75 milioni (bonus compresi) chiesti e ottenuti dalla Fiorentina. Vlahovic ci sarebbe stato pienamente, non fosse per la prima voce riconducibile ai riscatti di alcuni giocatori quali Locatelli (prima rata), Kean (prima rata) e Chiesa (prima e seconda rata), che impegnano circa 45 milioni. Quindi, a meno di una clamorosa rinuncia a Chiesa- visto l'infortunio, salta l'obbligo di riscatto ma la Juve conserva il diritto - ne restavano 35 liberi per Vlahovic, e non a caso la prima offerta è stata 35 più Kulusevski, valutati altrettanto: rifiutata.

 

Così la Juve ipoteca tutto il budget, sforando dell'ipotetica cessione di un giocatore (o più): tutti gli indizi portano al già citato Kulusevski, a Bentancur o a De Ligt, che saranno a bilancio per circa 5, 19 e 35 milioni rispettivamente, dunque dovranno essere rivenduti sopra queste cifre per generare plusvalenze. Di fatto, l'acquisto del serbo è stato anticipato per strappare in classifica e sistemare i conti a giugno. Chiaro che si tratti di un all-in, un rischio che si può tradurre in un trionfo (tecnico), dovesse la macchina ripartire con il nuovo "motore", o in un bagno di sangue (economico), dovesse Vlahovic ingolfarsi.

 

 

L'ingaggio da 7 milioni netti a stagione (circa 13 lordi), poi, è tutt' altra storia e può voler significare l'addio di Ramsey o Rabiot (entrambi 7 netti, 9 lordi) o dello stesso De Ligt (8 milioni netti) e, soprattutto, i rinnovi al ribasso di Dybala (ora a 7,3 netti, 13,5 lordi), Bernardeschi (4 netti, 7,4 lordi), De Sciglio (3 netti, 5,5 lordi) e Perin (2,3 netti, 4,3 lordi). O, più probabilmente, dell'addio di molti di questi ultimi. 

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