Milan, l'orrore arbitrale costa lo scudetto? Le scuse dell'Aia e due settimane di fuoco: mister Pioli si gioca tutto
Il giorno dopo in Casa Milan la rabbia è tanta. E le scuse arrivate a strettissimo giro dai vertici Aia per l’errore nel finale di Milan-Spezia dell’arbitro Marco Serra, torinese di 39 anni, non servono a nulla alla compagine rossonera, che forse dice addio del tutto alle speranze Scudetto. Un errore, quello del fischietto, commesso tra l’altro di fronte ad Andrea Gervasoni, il vice del designatore fiorentino Gianluca Rocchi. E che porterà la sue conseguenze, dato che proprio Serra, come aveva anticipato La Gazzetta dello Sport, verrà fermato per almeno tre giornate dopo l’errore su Messias, che ha dato avvio al finale controverso conclusosi con il gol di Gyasi pochi secondi dopo.
Calendario difficile
Il fischietto fa parte dei 'giovani' che vengono designati dall'"allenatore" degli arbitri Rocchi perché in possibile crescita. In questo caso gli era stata assegnata una gara che, sulla carta, non sembrava essere tra le più complicate della giornata. Fatto sta che ora il Milan si ritrova a un potenziale -5 dall’Inter (che dovrà probabilmente recuperare il match di Bologna, ampiamente alla portata) e ha davanti a sé i big match con Juventus e Inter. In due settimane, la squadra di Pioli si giocherà il tutto per tutto per il 19° Scudetto, sempre più con direzione Inter.
Il precedente nel 2009 con Thiago Motta
Intanto un precedente simile si era già visto nel 2009 con protagonista proprio lui: Thiago Motta. Proprio l’ex centrocampista, ai tempi del Genoa, segnò contro la Juve di Ranieri: l’arbitro di allora fischiò un fallo al limite dell’area, ma l’ex Inter segnò subito dopo il fischio. Risultato? Gol convalidato, con partita finita poi 3-2 per i Grifoni con il gol dell'ex Palladino.