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Ferrari, una macchina "estrema": Mattia Binotto, un clamoroso azzardo per vincere il titolo

Lorenzo Pastuglia
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Per il nuovo bolide Ferrari che verrà, chiamato stavolta a lottare con Mercedes e Red Bull per il titolo, dovremo aspettare un mese esatto. Perché la nuova Ferrari pronta per il prossimo Mondiale di F1, diversa per il cambio dei regolamenti tecnici e che celebrerà anche i 75 anni dalla fondazione dell’azienda di Maranello, verrà svelata il 17 febbraio. Lo ha annunciato proprio il team sui suoi canali social: “Il conto alla rovescia è iniziato”. Come ogni anno, l’attesa sarà febbrile, ma stavolta se possibile lo sarà ancora di più.

 

Una Ferrari “estrema”
Il 2022, come già detto, rappresenta l’inizio di una nuova era per le vetture di Formula 1. Con il ritorno dell’effetto suolo, vetture più pesanti e un’aerodinamica più semplificata a vantaggio del motore. Mentre le ali, il telaio e la geometria del fondo si somiglieranno da vettura a vettura. Regole che dovrebbero permettere nelle prossime gare di F1 più sorpassi e di non creare quelle fastidiose turbolenze che finiscono per ostacolare le monoposto che inseguono. La prossima Ferrari vuole far bene e, come riportato in anticipo dalla Gazzetta qualche giorno fa, dovrebbe integrare un motore “estremo”, così come altri concetti aggressivi della vettura. Per provare così a rovesciare una tendenza che ha visto la Scuderia faticare nel Mondiale nelle ultime due stagioni (le ultime vittorie risalgono al 2019). E questo, ovviamente, è quello che sperano in primis Charles Leclerc e Carlos Sainz, oltre ai milioni di tifosi della rossa.

 

Una vettura che prende le basi dalle monoposto 2017 e 2018
Quest’anno, i team hanno avuto l’obbligo di ridisegnare le vetture da zero. E la Ferrari, sviluppata tramite lavoro coordinato del team principal Mattia Binotto, riconfermato pochi giorni fa per la direzione della Gestione Sportiva, ha adottato lo stesso approccio innovativo che fu alla base del progetto della SF70H (quella che corse nel Mondiale 2017) e della monoposto successiva, entrambe in grado di sfidare la Mercedes di Lewis Hamilton per buona parte della stagione.

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