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Matteo Bassetti asfalta Novak Djokovic: "Vicenda triste a anacronistica", una pesantissima verità sul ko del tennista

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Fine corsa per Novak Djokovic: espulso dall'Australia poiché non vaccinato (e poiché le autorità non hanno creduto al suo secondo contagio con guarigione lo scorso dicembre), dice addio alla possibilità di giocare gli Australian Open e, vincendoli, di diventare il tennista con più vittorie nei tornei del Grande Slam nella storia di questo gioco (ad oggi è appaiato a quota 20 vittorie insieme a Roger Federer e Rafa Nadal).

 

Ma non solo: Nole rischia anche di bruciarsi la carriera. L'Atp infatti prevede una sospensione di tre anni per chi mente sull'esito dei tamponi o sulla documentazione necessaria al tempo del Covid. E Djokovic ha ammesso di averlo fatto. Insomma, per un vaccino rischia di distruggersi non solo la reputazione, ma anche l'intera carriera. La vicenda, dopo l'espulsione, ha determinato un aspro scontro diplomatico tra Serbia ed Australia, destinato a fare molto rumore.

 

E sulla vicenda di Nole Djkovic, su Instagram, piove anche il commento, duro e piccato, di Matteo Bassetti, il direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova, vaccinista convinto, il quale non si esime dal puntare il dito contro il tennista alfiere dei no-vax: "Novak Djokovic è stato espulso dall’Australia - premette sintetizzando i fatti -. Si conclude così una vicenda triste, intricata e per alcuni aspetti anacronistica. L’unico che ha perso è il tennista serbo. Ideologia antiscientifica e credenze no vax battono 6-0 talento e palmares. Gioco, partita e incontro", conclude tagliente Matteo Bassetti.

 

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