Antonio Cassano, dramma in terapia intensiva: "Mi sono cag*** addosso", come lo ha ridotto il Covid
Il peggioramento dei suoi sintomi Covid, ha costretto Antonio Cassano alla terapia intensiva. Ora, però, l’ex attaccante di Milan e Inter è tornato a casa dopo due giorni di esami e cure all’ospedale San Martino di Genova. E ai microfoni di Bobo TV ha raccontato le ultime problematiche ore: "Ho avuto due giorni di febbre, un po' di tremolii, però siccome a casa non sapevo cosa fare, a un certo punto dico vabbè vado all'ospedale – comincia così il racconto di Fantantonio –. Tramite il dottore della Sampdoria, Alessandro Rollero, sono andato in ospedale, ho fatto tutte le analisi: era tutto perfetto, ho fatto anche la tac ed era una lieve polmonite. Mi hanno curato, in due giorni sono tornato a casa, sono tornato negativo questa mattina finalmente dopo 20 giorni. A casa l'abbiamo preso tutti e quattro, adesso stiamo bene tutti. La vita va avanti, con attenzione che è la cosa fondamentale, e la vita riparte”.
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Il sopraggiungere dei dolori, l’arrivo in ospedale
Cassano ha parlato poi della vigilia di Natale, quando doveva ospitare sua madre e i suoceri per il cenone, che è stato annullato però all’ultimo minuto: "Il 24 dicembre abbiamo fatto il tampone a nostro figlio ed è risultato positivo, io fin lì stavo bene — ha raccontato Cassano — Dopo 4 o 5 giorni, verso il 29-30, un po' di febbre, un po' di tremolii… misuro la febbre, 38. Tachipirina e scendeva, poi risaliva. Scendeva e saliva, boh. Io non so cosa fare, ho preso e sono andato all’ospedale". E ancora: “Fino a quel momento là avevo mille dolori, poi è scomparso tutto e poi sono iniziati i tremolii verso il 30, il 31. Da quel momento là non ho sentito più gusti, più sapori, più niente — ha aggiunto Cassano — Sono andato all'ospedale, è vero che può essere un raffreddore, può essere un mal di testa, però io non sono mai stato in ospedale. Dico: c…, vado in un ospedale, e un po' mi so' cacato addosso”.
L’appello a tutti sul vaccino
Prima della febbre di fine 2021, Cassano ha avuto forti dolori nelle ossa, in ogni parte del corpo: "I primi 4 giorni non potevo dormire: male alle anche, alla spalla, alle caviglie, alle ginocchia, al collo, poi il cortisone fa anche dormire poco — dice il barese — Oltre che con mille dolori, il cortisone… mamma mia, mille dolori. Era passata, poi è cominciata un'altra volta la stanchezza, la debolezza”. Poi Fantanonio ha fatto a tutti un appello, quello sul vaccino: “Ragazzi, vacciniamoci tutti, che è l'unica cosa che veramente ci fa star bene”.