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Novak Djokovic, cinque anni di carcere e carriera finita: si brucia tutto per un vaccino?

Novak Djokovic

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Novak Djokovic potrebbe rischiare fino a cinque anni di carcere in Australia, tre anni di squalifica e di fatto la fine di tutto per il campione di tennis. Secondo quanto riportano The Sunday Morning Herald e The Age, le autorità del Paese stanno analizzando le discrepanze che emergono nelle informazioni fornite dal tennista serbo, che ha ammesso tra l'altro di aver effettuato attraverso un membro del suo staff un'errata dichiarazione di viaggio per l'ingresso in Australia e di aver violato l'isolamento Covid in Serbia. La pena massima per chi fornisce prove false, sottolineano i media, è appunto una condanna a cinque anni. 

"Possiamo rivelare che l'indagine del dipartimento degli Affari Interni sulla star del tennis è stata ampliata includendo la sua violazione delle regole sull'isolamento in Serbia, le errate dichiarazioni sul formulario di ingresso in Australia relativo ai viaggi e le incongruenze sulla data del suo test per il Covid-19", scrivono i giornali australiani.

Dopo aver reso a mezzo social una dichiarazione che di fatto lo auto-incrimina per almeno un paio di reati - la quarantena disattesa in Serbia e le dichiarazioni mendaci alla frontiera in Australia - sul campione serbo pende anche la spada di Damocle del tampone "manomesso" per ottenere l'esenzione dal vaccino. Lo scrive L'Equipe: "Sarebbe una bomba in grado di scuotere il mondo del tennis. L'Atp aveva avvertito i giocatori che una manomissione dei test avrebbe potuto portare a tre anni di squalifica. Questa scoperta porterebbe sicuramente alla fine della carriera di Djokovic, l'uomo che è ancora in corsa per diventare il più grande giocatore di tutti i tempi".

E insomma, nel nome della sua folle battaglia no-vax, Djokovic rischia di aver finito di giocare a tennis. E soprattutto, si priverebbe della possibilità di diventare il tennista con il maggior numero di vittorie in tornei del Grande Slam di tutti i tempi: Nole è infatti a quota 20, a parimerito con Rafael Nadal e Roger Federe. Con la differenza che la carriera di questi ultimi due sarà molto più breve...

 

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